Deus Ex: Human Revolution punta su diversi ingredienti interessanti quali libertà d’approccio, dialoghi ben scritti e uno strutturato contesto cyberpunk
Si può completare il gioco senza nemmeno sparare un colpo
Le nuove conquiste tecnologiche migliorano la qualità della vita, ma a che prezzo? Quale ruolo gioca l’anima nell'avanzata degli innesti cibernetici? E’ giusto ricostruire arti mancanti per restituire la dignità. Ma quando si va oltre, quando si alterno i processi cognitivi, quando rimane ben poco del corpo: possiamo ritenerci ancora esseri umani? Queste sono solo alcune delle tematiche che affronta il lavoro dei ragazzi di Eidos Montreal.
La forbice socio-economica si è allargata, il Mondo a cui si va incontro è suddiviso da cittadini di serie B (impossibilitati a coprire ruoli importanti nella società in mancanza di abilità, ottenute tramite innesti, che si rendono via via fondamentali) e di serie A (che stanno creando una nuova era che corre a doppia velocità).
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Deus Ex: Human Revolution Director's Cut - Recensione |
Vediamo subito cosa propone di nuovo la director's cut
E' incluso il Dlc The Missing Link che affronta uno spazio temporale di 72 ore (difatti tagliato - in precedenza - dalla storia principale) in cui saremo costretti a sfruttare meglio gli elementi stealth, giacche determinati potenziamenti non saranno disponibili
Ma soprattutto sono state riviste le Boss Fight, ora affrontabili con diverse strategie. Nell'edizione precedente, spesso, l'unica strada percorribile era lo scontro frontale che penalizzava un Pg costruito su perk e statistiche "ombra": finalmente è possibile terminare l'intero gioco senza sparare un singolo proiettile. Inoltre gli avversari sfoggiano routine leggermente più elaborate.
Storia: ambientata nel 2027. Deus Ex: Human Revolution si pone come prequel del primo capitolo, tornando indietro di circa 25 anni.
Le Corporazioni e delle grandi Multinazionali hanno acquisito un enorme peso politico, ma la nanotecnologia è ancora in stato embrionale. E’ l’era degli innesti biomeccanici e biomedici che donano caratteristiche meta-umane. Noi impersoniamo Adam Jensen (ex SWAT) ora agente di sicurezza presso le Sarif Industries. Per la stessa azienda, porta avanti importanti ricerche una nostra vecchia fiamma: la dottoressa Megan Reed.
Il prologo ci presenta dei terroristi - contrari all'avanzamento indiscriminato della tecnologia - che assaltano l’edificio in cui lavoriamo per: rubare diversi prototipi, rapire Megan, e metterci KO. 6 mesi dopo torniamo sulla piazza più forti di prima, ma circondati da colleghi e cittadini non entusiasti del nostro cambiamento: l’operazione chirurgica subita (unica opzione per salvarci la vita), ci ha trasformato in una sorta di cyborg. Arricchiti dalle nuove abilità bio-ingegneristiche saremo chiamati a far luce sulle vicende tumultuose che hanno portato alla scomparsa di Megan.
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Hacking in Deus Ex Human Revolution |
Gameplay: è l’elemento di maggiore qualità, offrendo diversi approcci, e soluzioni ad una stessa problematica. La libera esplorazione delle location consente di scovare info utili (da carpire magari origliando discorsi da strada, o forzando terminali), nonché quest secondarie.
L’interazione ambientale è più scarsa rispetto al primo deus Ex: gli ambienti sono ricchi di oggetti, ma solo con alcuni è possibile sviluppare determinate azioni. Se trovate un canestro, provate a fare centro, forse sbloccherete qualcosa.
Diverse tecniche a disposizione per raggiungere l’obiettivo della missione
Come sparatutto possiamo contare su diverse armi pesanti (mitragliatrici, lanciarazzi, granate, fucili di precisione), e un buon cover system. Sfruttando quest’ultima feature vedremo passare la telecamera dalla prima alla terza persona sì da ottenere un quadro generale più ampio.
Le dinamiche stealth premiano con maggiori punti esperienza (come in un Splinter Cell), e maggiori possibilità d’imbatterci in attrezzature più interessanti. Le location sono ampie, e ricche di di percorsi alternativi, nonché punti ciechi per eludere la sorveglianza; taluni varchi saranno preclusi se non avrete sviluppando specifiche caratteristiche.
L’hacking costituisce, invece, un vero e proprio “gioco nel gioco”. Bisogna affrontare principalmente un percorso costituito da nodi informatici da conquistare, ma è altresì possibile inserire un virus per celare la nostra presenza, nonché rallentare la ricerca della nostra incursione sì confondere il firewall e recuperare bonus preziosi (denaro e punti esperienza). I 5 livelli di sicurezza richiederanno l'impiego di punti Praxis per disabilitare telecamere, raggi infrarossi, e torrette.
Particolarmente sviluppato il sistema che governa i dialoghi, una soluzione a metà tra quella vista in Mass Effect e quella più interessante ammirata in Alpha Protocol. Abbiamo sì un massimo di 4 opzioni per rispondere, ma l’aspetto interessante è caratterizzato dall'impostazione scelta: per ottenere le informazioni più importanti sarà necessario comprendere la natura del nostro interlocutore, dovremo optare anche per asserzioni magari non condivisibili, ma necessarie per ottenere gli agognati accessi e segreti (ad esempio password, condotti alternativi, informazioni scottanti).
Diverse skill d’apprendere, tra cui quelle in grado di: percepire la direzione dello sguardo degli avversari, sbloccare i raggi X, migliorare la resistenza, sopportare gas velenosi, ottenere l'invisibilità temporanea, pizzicare i bugiardi, ridurre il rumore dei nostri passi, e aumentare la portata del radar.
Da menzionare anche il micidiale sistema d’attacco Typhoon (capace di lanciare cariche esplosive), i dardi tranquillizzanti, le munizioni stordenti, i silenziatori per le armi, i mirini laser, i caricatori più capienti, ecc…
E’ stata riposta una buona cura anche nella realizzazione di ebook, mail, giornali, e datapad che non devono essere trascurati se si vuole svelare tutti i retroscena, ma anche comprendere meglio il Mondo che ci circonda.
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Deus Ex: Human Revolution Director's Cut - LucullusGames |
IA: è stata migliorata. Pur non rappresentando un’eccellenza, si dimostra (in generale) di buon livello rispetto al mercato attuale. Qualche leggerezza comunque permane, come la mancanza di una solida strategia d’accerchiamento nemica (soprattutto in virtù della costante superiorità numerica). Gli avversari si palesano, invece, molto sensibili ai più piccoli nostri rumori, complicandoci la vita in caso di passi falsi.
Comparto grafico: la componente prettamente artistica mostra ricercatezza e cura certosina per i dettagli, con oculate scelte per costumi e arredamento.
Le cut-scene sono realizzate bene, e migliorano l’immersione, l’atmosfera ricorda a tratti quella magia molto apprezzata in Blade Runner. La palette di colori privilegia il giallo, e il forte contrasto tra le ampie tinte scure in sottofondo, con le forti pennellate di luci e particolari in primo piano: di particolare fattura lo stile scelto nella realizzazione delle insegne e dei cartelloni pubblicitari.
Detroit è cupa e densa di anime dissolute, preoccupate solo di poter vedere il giorno successivo. I vicoli sono stretti e ricchi di pericoli, dove neppure la speranza trova spazio nei bugigattoli rabbuiati dall'opprimente criminalità. Shanghai, invece, è ricca di eccessi, ma anche più colorata difatti il vermiglio è animato da maggiore spavalderia.
Comparto tecnico: le texture non sono eccezionali, ma mostrano una buona pulizia dell’immagine. Le animazioni facciali non sono sempre convincenti, a parte quelle riservate al protagonista. C’è del leggero aliasing, e della compenetrazione poligonale. La gestione dell'illuminazione è migliorata in questa versione, ma manca quel gioco di ombre che ha permesso di elevare le meccaniche steath in titoli come i vari Splinter Cell, o The Chronicles of Riddick Assault Dark Athena.
Comparto audio: ottima colonna sonora, e dialoghi ben scritti. L’accompagnamento musicale ben s’adatta alla drammaticità delle atmosfere, e non sono da meno i campionamenti ambientali. Il doppiaggio in inglese è di buona fattura, mentre la versione italiana risulta meno curata. Inoltre c’è dell’asincronia nel labiale.
Titolo: Deus Ex: Human Revolution - Director's Cut
Genere: Action-Gdr
Sviluppatore: Eidos Montreal
Editore: Square Enix
Data di rilascio su pc: 25 ott 2013 (la vanilla è uscita nel 2011)
Commento finale: sebbene la trama sia costruita bene (e si presenti solida), manca quel guizzo che la renda indimenticabile. Sono presenti diversi cliché e 4 finali alternativi, ma manca il colpo geniale. Ma soprattutto si avverte l'assenza di personaggi davvero ben caratterizzati, verso i quali provare empatia. Inoltre si poteva approfondire meglio il rapporto tra Megan e Adam.
Deus Ex Human Revolution è un ottimo gioco, da provare assolutamente, pur non raggiungendo le vette del capostipite (che era stato in grado di osare di più ).
Dopo i titoli di coda, c'è una sorpresina: non chiudete anzitempo.
Pro:
- Longevità
- Atmosfera
- Libertà tattica nell'approccio alle missioni
- Skill Tree
Contro:
- Un pizzico di sfrontatezza e voglia di osare
- Graficamente e tecnicamente si poteva offrire di più
Voto 8,7
Fonte immagini: Google