Valentino Rossi The Game - Recensione

Valentino Rossi The Game ci pone alle prese con il leggendario centauro di Tavullia, che ci racconta vent’anni di MotoGp



20 anni di bagarre, di sfide, di competizioni personali; ma soprattutto di bolidi diversi


Dalle affascinanti 125cc e 250cc a due tempi, passando per le 500cc a 2 e 4 tempi, sino a giungere alle attuali categorie Moto3, Moto2, e classe regina. I contenuti sono invidiabili: più di 200 piloti (anche storici), una miriade di mezzi, una valanga di tracciati (anche del passato). Con un feeling di guida che muta sensibilmente, con un comportamento delle due ruote sempre più impegnativo in corrispondenza della maggiore potenza erogata.

E' MotoGP 16, ma è anche la celebrazione di Valentino Rossi e della sua VR 46 Academy


Le novità quest’anno sono di natura contenutistica, legate alla VR 46 Academy. Sebbene sia il titolo dell’ormai nota licenza MotoGp, stavolta tutto ruoterà attorno a Valentino Rossi (come sottolinea il nome del titolo). Non temete, il campionato e la carriera che ci vedrà partire dalla Moto3 sono sempre presenti, ma essendo anche membri della VR 46 Academy saremo chiamati a partecipare pure a diverse altre competizioni durante la normale stagione di MotoGp: Motocross, Rally, e Drifting.
Lanciato il gioco, per prima cosa saremo chiamati a creare il nostro pilota virtuale (che entrerà a far parte della VR 46 Academy), potendo scegliere tra diversi parametri. Quindi toccherà scendere in pista nel circuito (di proprietà di Valentino) del ranch di Tavullia, e apprendere le basi della guida. Solo dopo aver terminato questa prima gara, potremo finalmente spulciare l’intero menu di gioco.
Ma non finisce qui, l’Academy è una sorta di palestra in cui il nostro pilota potrà migliorare, via via, le sue doti: quest’anno non acquisiremo solo upgrade per la moto, ma il nostro sarà un percorso a 360 gradi. Miglioreranno le skill del nostro personaggio, quelle che useremo maggiormente (un pò come la progressione con le abilità vista in Wolfenstein The New Order), nello specifico qui i talenti interessati sono: capacità sul bagnato, frenata, posizione corpo, condizione fisica, controllo dell'accelerazione, agilità in curva, e resistenza.

Flat Track


Diverse nuove sezioni e modalità, il menù è rivoluzionato


Gameplay: Rossi Experience ci sfida a battere i migliori tempi segnati da Rossi sui vari tracciati. Rossipedia è una vera e propria mini enciclopedia che ci svela aneddoti, e ci descrive le fedeli riproduzioni delle moto e dei caschi del Dottore (da ammirare nello showroom, da riempire spendendo i VR Points). In Eventi Storici VR|46 Valentino Rossi ci racconta le sue grandi gesta nei vari Moto-mondiali, che potremo provare a replicare in una ventina di sequenze divertenti e stimolanti.
Come anticipato, sono presenti nuove modalità: il Flat Track (derivato dall’esperienza di MXGP), il Monza Rally, e le sfide dedicate al drifting. Le ultime due - sebbene caratterizzate da un approccio marcatamente arcade - sono decisamente più rifinite della opzionale digressione a bordo della safety car vista in MotoGp14; l’esperienza di Sébastien Loeb Rally Evo ha sicuramente influito positivamente.
Ovviamente non potevano mancare i Campionati, e i singoli Gran Premi nelle diverse categorie della stagione in corso, nonché il Multiplayer.
Tra le meccaniche segnalo la presenza, anche stavolta, dei soliti e immancabili rewind per rimediare agli errori.

Valentino Rossi The Game

Non solo il torrido asfalto delle piste, c'è spazio anche per sterrato e ghiaia


IA: è sulla stessa falsa riga di altri prodotti della software-house, non punta ad essere ostica. Siamo in presenza di un titolo ibrido che in base agli aiuti deselezionati, alla gestione dei danni, delle sanzioni, e della fisica scelta (Standard, Semi-Pro e Pro) offre la possibilità di divertire e intrattenere profili diversi di giocatori; ma non punta mai alla simulazione rigorosa.
Mi sarei aspettato un miglioramento del comportamento nella guida degli avversari: bisognerebbe diversificare gli approcci dei piloti, sulla base delle controparti reali; ma soprattutto sarebbe ora che non attaccassero come se non ci fosse un pericolo per la loro incolumità, facendo finta che la nostra sagoma non fosse presente lì con loro.

C'è spazio pure per le 4 ruote


Comparto grafico: i dettagli per i particolari sono come sempre certosini con moto, tute, livree, caschi, sponsor, e persino cartelloni. Ma come al solito gli spettatori e ambienti in secondo piano (vegetazione e muretti) sono visibilmente scarsi nella resa estetica e tecnica. Da anni, la mole poligonale per tutto ciò che non sia auto/moto, e pista è insufficiente. I design dei tracciati, invece, come sempre risultano fedeli alle controparti reali.


Ancora una volta si è persa la possibilità di fare il salto di qualità


Comparto tecnico: le collisioni sono ancora una volta il tallone d’Achille della produzione. I piloti cadono solo se il contatto avviene ad alte velocità, sfidando - in generale - le leggi della fisica vigenti sulla nostra Terra. Non si tratta di una questione puramente estetica, il gioco permette così di giocare di sponda - soprattutto nelle curve - con le moto degli avversari. Significa dunque svilire i sorpassi, passando dal buon modello di guida ibrida (messo in piedi negli ultimi anni) a una meccanica dei sorpassi che sarebbe accettata solo in un prodotto arcade.
Inoltre il motore grafico è vecchio, ed è necessario assolutamente provvedere ad un nuovo engine. L’interazione col manto stradale nella serie MotoGp è la migliore tra tutti i prodotti della Milestone (e lo dico da MotoGp 14) ma nei fuori-pista resta sottotono (soprattutto sull’erba). Aliasing ed effetti particellari non sono perfetti, ma nulla di drammatico. Le compenetrazioni poligonali, e i glitch minori ormai ci accompagnano da anni con la casa italiana: sono fastidiosi da vedere, ma non inficiano l’esperienza pratica.

Comparto audio: gli interventi di Guido Meda, e i messaggi vocali di Rossi sono di buona fattura. Il canto dei motori delle diverse case - e categorie dei bolidi - sono adeguatamente diversificati, e di buon impatto.

Titolo: Valentino Rossi The Game
Genere: 2 Ruote, Racing Ibrido
Sviluppatore, ed Editore: Milestone S.r.l.
Data di rilascio su pc: 16 giugno 2016

Commento finale: nelle sfide contro il tempo (in solitaria) il gioco offre grande soddisfazione perché si mettono da parte le solite  magagne dei contatti (e delle sponde con i piloti), e si apprezza quindi maggiormente il modello di guida.
Questo MotoGp è il titolo più ricco di contenuti mai creato: più modalità, più piloti, e più tracciati, ma le esperienze con le 4 ruote rappresentano più un diversivo che una reale sfida.
In questi mesi del 2016 sono usciti diversi giochi della casa meneghina: DUCATI 90th Anniversary, Sébastien Loeb Rally Evo, Mxgp2, e Valentino Rossi The Game… Forse sarebbe stato il caso di concentrarsi su minori progetti e spendere più impegno nel migliorare sensibilmente la qualità, anziché riciclare gli asset in più titoli dai nomi diversi. Milestone aggiorna sì i suoi lavori, si tratta però sempre di piccoli elementi, non fa mai il salto di qualità per prendersi quella dimensione internazionale che potrebbe meritarsi: si accontenta di migliorare gli introiti con maggiori uscite, senza alzare definitivamente il tasso qualitativo. E' il solito titolo divertente, ma imperfetto.

Pro:
  • Mole contenutistica
  • Progressione del personaggio
  • Cura per i dettagli e design dei tracciati...


Contro: 
  • ... Ma la realizzazione tecnica degli elementi in secondo piano è sottotono
  • Le collisioni tra le moto sono irrealistiche 


Voto 7,6



Fonte immagini: Google