The Wolf Among Us punta tutto su un'atmosfera noir malinconica e su un personaggio principale dal carattere complicato
Favole classiche non più cotonate, ma reinterpretate in chiave cinica
Come in The Walking Dead, alcune vicende s’evolveranno in seguito alle nostre scelte, e quelle più importanti richiederanno un rapido tempo di reazione. Ma stavolta la tensione costante di un setting survival lascia spazio all'atmosfera da thriller anni ’80, accompagnata da iconici neon, dal consumo nervoso di sigarette e d'alcol.
Ci saranno alcune vite che dipenderanno da noi, ma The Wolf Among Us è diverso dalla succitata opera a tema zombie. C’è un mistero da risolvere, e alcuni episodi ci fanno assaporare davvero quella sensazione di essere sulle tracce di qualcosa di grosso da poter svelare.
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I taxi, anche a Fabletown, costano un occhio della testa |
Dai Castelli delle fiabe ai freddi e spogli monolocali di città
Storia: essendo una sorta di prequel del fumetto, non è richiesta la conoscenza dello stesso per gustarsi il videogame.
Siamo a Fabletown, un quartiere della Grande Mela in cui dimorano personaggi delle Fiabe, costretti all’esodo dal loro Mondo incantato per salvarsi da una minaccia troppo forte per essere affrontata. Questa è conosciuta col nome di Avversario. Ma i personaggi non sono abituati alla vita reale e nel nuovo universo si cacciano spesso nei guai. Diventano quindi schiavi dei vizi umani; soprattutto, molti, non riescono a racimolare il denaro per acquistare una sostanza (il glamour) in grado di mascherare la loro reale fattezza. Questo composto (creato dalle streghe) è fondamentale per non essere, altrimenti, relegati in un ghetto (denominato Fattoria). Il motivo è ovvio: non bisogna farsi riconoscere dagli umani.
Prima accennavo ad una visione cinica delle fiabe. Ma non si tratta di un quadro cupo come quello dei fratelli Grimm. Qui l’interpretazione è più "moderna", di fatto è filtrata con gli occhi disincantati di un newyorkese che non crede alle favole. Spesso nelle visioni “disneyane" ritroviamo alcune figure allegoriche, come il lupo cattivo (i 3 Porcellini, Biancaneve), e così via. Willingham ha deciso di ritradurre quei personaggi facendo il processo inverso, ma attualizzandone i concetti. Così ora il nostro Principe Azzurro non è più il ragazzo che salva la principessa in difficoltà, ma è un playboy che adora tutte le ragazze: ama e tradisce in continuazione (Biancaneve, Cenerentola, la Bella Addormentata, …).
Noi interpretiamo Luca Wolf (il lupo paradossalmente è lo sceriffo della comunità): dovremo fare luce su un mistero, che per ovvie ragioni preferisco non svelarvi (evitando spoiler). Ad aiutarci ci sarà Snow White che assume un ruolo più “politico”.
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The Wolf Among Us |
Il gioco tra i sospetti poteva essere giostrato meglio
Gameplay: tutto ruota intorno a Bigby Wolf, e al suo carattere. Starà quindi a noi decidere come far agire il protagonista: un detective alla Vic Mackey che non si fa problemi ad oltrepassare i limiti, o andare contro la nostra natura irascibile (promuovendo più il dialogo e meno le botte). Io ho optato per una via di mezzo, alla Wolverine: ho abbaiato contro i cattivi, e ho evitato (quando possibile) problemi con le anime “innocenti”.
Essendo un thriller, era lecito aspettarsi una fase investigativa che però si dimostra molto blanda, e guidata: gli oggetti non vanno collegati manualmente da noi (a parte rari casi), ma vengono automaticamente utilizzati al momento giusto dal gioco.
I dialoghi offrono la possibilità di determinare alcune vicende minori, ma la storia principale deve proseguire comunque in un certo modo. E’ chiaramente il compromesso che bisogna tacitamente accettare (di norma) nei titoli story-driven.
Quello che però mi è dispiaciuto constatare è la mancanza di pepe nel rapporto tra Snow e Wolf: nei primi due episodi c'era una interessante tensione emotiva, che sembrava poter scatenare una scintilla. Purtroppo non s’accenderà mai. Il rapporto tra Lee e Clementine nella prima stagione di The Walking Dead ha una qualità narrativa decisamente maggiore.
I combattimenti a colpi di Quick Time Event, invece, mi sono piaciuti: più dinamici e strutturati di quelli di altre serie TellTale. Ma ovviamente sono situazioni in cui lo sbaglio non porta a conseguenze gravi, e al più genera la ripetizione di alcune sequenze: una scelta che in un'avventura grafica non causa il senso di frustrazione che innescherebbe invece in un action (basato su altre meccaniche). Soprattutto sono realizzate in maniera intelligente perché rispettano il layout tra pad e schermo: se si illumina il cerchietto sulla parte destra dello schermo sarà (molto probabilmente) il tasto RT a dover essere pigiato, viceversa LT. Ciò evita errori d’impulsività in quei giocatori che si fanno prendere dall’ansia del momento (che magari non hanno digerito le meccaniche meno permissive di Until Dawn).
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Gente, attenzione alle teste! |
Comparto grafico: luci al neon, sequenze notturne, forte contrasto tra pennellate di interni ed esterni, buone cura dei dettagli, e… il solito tratto in stile fumettoso a cui gli sviluppatori ci hanno abituato. L’estetica mostra nuovamente personalità e atmosfera, grazie anche a situazioni tipiche di un classico thriller.
Comparto tecnico: rispetto al passato è stata riservata una maggiore cura al sistema d’illuminazione, e alle animazioni facciali, ora in grado di trasmettere in maniera più efficace le diverse emozioni. Ma persistono alcune problematiche come il movimento (libero) del protagonista un po' legnoso, a causa anche di una telecamera con un campo di visione un pò troppo ristretto. E' utile nell'economia del non rivelare tutti gli oggetti importanti (da scoprire) ed è caratterizzato da alcune ottime inquadrature sceniche, ma è decisamente meno pratico per la parte giocata. Anche se devo ammettere che ci si fa facilmente il callo.
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Smamma, bello |
Comparto audio: sufficiente nell’effettistica. Eccezionale nella colonna sonora, ma non incisivo nei momenti topici in cui avrebbe dovuto salire in cattedra. Ottimo il doppiaggio dei dialoghi in lingua madre.
Commento finale: The Wolf Among Us è un titolo di ottima atmosfera; che presenta sequenze action tra le migliori mai realizzate da Telltale, ma manca della scintilla che avrebbe dovuto caratterizzare il duo Snow-Wolf. E’ sicuramente un'opera che merita di essere gustata, ma avrei preferito un gioco tra i sospetti più stimolante.
Pro:
- Le migliori QTE della casa californiana
- Atmosfera, design artistico, e doppiaggio
- Colonna sonora, ma...
Contro:
- Solite magagne tecniche
- ... Temi musicali in-game poco incisivi
Voto 7,8
Fonte immagine principale: Google
Fonte altre immagini: Screenshot personali