Tastierino numerico dal vincente design adattabile
Comfort: il punto forte di questo tastierino è l’essere
adattabile, più di quanto offerto col Razer Tartarus: poggia-polso, poggia-palmo, e poggia-pollice sono appunto
regolabili; una filosofia simile ai mouse della Mad Catz della linea Cyborg. Il
poggia-palmo presenta un design a rete antiscivolo come nel Logitech g13. Il
poggia-palmo così come il poggia-polso sono poi gommati.
I tasti centrali di movimento (W A S D) non sono purtroppo
concavi (come nel Logitech g13).
Packaging: la scatola acquistata direttamente dal sito Razer è abbastanza anonima a parte lo sticker sovra-impresso: non si apre a libro e non presenta informazioni all’esterno, come invece accade reperendola da negozi terzi; in compenso però è più imbottita nei materiali anti-urto. Ad ogni modo vi troverete sempre dinanzi alla classica colorazione verde fluorescente sullo sfondo nero. All’interno trovate 2 stickers col logo della casa madre, un dépliant che si congratula per l'acquisto e una guida rapida a colori. I driver come accade spesso, ormai, li dovrete scaricare dal sito del produttore.
Layout: 22 tasti programmabili meccanici e anti-ghosting,
più uno stick non analogico, denominato Thumb Pad, a 4 o 8 direzioni (da
scegliere tramite software) anch’esso programmabile (come se vi trovaste di
fronte ad altri 8 tasti). Rivisto nel design, ora più comodo di quello implementato sul Razer Nostromo.
Non è presente un display, né un tasto per selezionare
i profili di gioco, ergo la selezione va fatta tramite software prima di avviare
il gioco. 3 led luminosi individuano il profilo in atto.
L’anti-ghost permette di pigiare più tasti e
recepire i comandi come indipendenti, senza sovrapposizione di linee di
comando.
Mappare i tasti, secondo i propri gusti, è semplicissimo. Basta aprire il
software Synapse 2.0 (conserva le impostazioni sul cloud), quindi pigiare su un tasto e scegliere un singolo tasto a
scelta o una macro da riprodurre. Per le macro è possibile scegliere tra 3
ritardi pre-impostati o avviare una registrazione personalizzata per il delay tra
la pressione di un (o più) tasti e la pressione del successivo.
Switch Meccanici o a Membrana? E' indubbio che la corsa dei meccanici sia più veloce, ma la frazione di secondo in più è realmente sfruttabile in quelle azioni in cui lo stesso tasto va pigiato più volte. Nel competitivo online può portare dei vantaggi, per la modalità offline va benissimo la membrana. Ovviamente se vi piace più il grip meccanico, questo fa proprio al caso vostro.
Qui ritroviamo gli stessi switch meccanici adoperati nelle tastiere gaming della Razer Black Widow.
I tasti sono retroilluminati consentendo di operare in
condizioni di semioscurità o di buio completo.
La versione Chroma va oltre l'illuminazione statica della versione standard:
è possibile scegliere dei particolari effetti d’illuminazione, scegliendo anche
quali tasti colorare in maniera differente per individuare gruppi particolari
riservati ad azioni specifiche. Per una scelta tra ben 16,8 milioni di colori (rispetto al solo verde nella versione standard).
Analisi post-prova: lo stick è migliorato rispetto alla versione base presente sul Nostromo,
risultando meno rigida e più malleabile della classica croce digitale dei
Joypad. Lo stick è pensato per sostituire i tasti di movimento (W
A S D) soprattutto per il genere F.P.S. Personalmente non amo questa scelta,
che trovo scomoda nelle lunghe sessioni. Preferisco invece usare
lo Stick come telecamera, una funzione molto utile in titoli del genere
RTS e MMORPG. Trovo altresì utile associare anche un mouse di qualità per
accompagnare questo tastierino.
Tastierino Si o Tastierino No? In definitiva trovo questi
dispositivi utili non solo ad evitare affaticamenti per muscoli e tendini, ma
anche più adatti -rispetto ad una tastiera, visto il design più naturale- alle
sessioni di gioco. Questo perché a poca distanza mi ritrovo solo i
tasti che mi servono, annullando la funzione di quelli che potrei invece
raggiungere per sbaglio nelle fasi concitate, evitando errori. Inoltre
mi permettono di non alzare le dita dalla tastiera per fare qualsiasi cosa:
nella linea di tasti più lontana (quella più prossima al display inserisco
sempre le funzioni ESC e salvataggio rapido). Senza contare che si
possono scegliere anche dei profili Desktop per aprire velocemente determinati
applicativi e lanciare macro in grado di velocizzare la produttività, o semplicemente
avviare determinate cartelle o programmi più semplici (come internet) o ancora
usare lo stick per regolare lo zoom delle finestre, ecc..
Non vi fanno diventare dei fenomeni, questo è bene rammentarlo, anzi all’inizio
dovrete ri-abituarvi a questa impostazione, ma alla lunga i vantaggi ci saranno,
se apprezzerete questa periferica.
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Commento finale: il software è meno immediato di quello della
Logitech, ma risulta comunque semplice da apprendere. I vantaggi in termini di
confort sono eccezionali, senza pari grazie alla notevole possibilità offerta dalla regolazione dei pezzi.
Rispetto al Logitech G13 perde il Dispaly.
E' ottimo per Moba e MMORPG.
La versione Chroma non giustifica a mio parere l’esborso
base di 20 euro circa in più. La retroilluminazione è presente anche nell' Orbweaver standad, solo è statica, senza effetti particolari. Non apprezzo la
scelta di dare un solo anno di garanzia per un prodotto così costoso. Bisognerebbe affezionare i propri clienti, soprattutto perchè si rivolge ad una nicchia. La Logitech offre 3 anni con il suo
G13.
Il vero punto debole dell'Orbweaver è solo nel prezzo.
- Requisisti di sistema: Windows 7 e successivi (10 incluso) / Mac OSX 10.8 o successivo.
- Peso: 395 grammi
- Lunghezza cavo: 1,8 metri rivestito in tessuto.
- Interfaccia: usb placcata in oro
- Garanzia di 1 anno del produttore, conservate lo scontrino ed avrete il secondo anno di garanzia legale garantita dallo Stato italiano.
- Prezzo: 129.90 (versione standard), 149,90 (versione Chroma) sul sito Razer
Voto 9
Fonte immagini: il mio cellulare
Fonte video: il mio canale youtube
Fonte video: il mio canale youtube