Recensione - Razer Nostromo

Keypad entry level





Comfort: la linea del poggia-palmo è forse un pò alta, preferisco la linea del Logitech g13, ma questo è un giudizio personale. Il fratello maggiore, il Razer Orbweaver vanta una regolazione maggiore.
I tasti centrali di movimento (W A S D) non sono purtroppo concavi come nel Logitech g13, e forse un pò piccoli, avrei preferito un design più vicino a quello Logitech. Rispetto al Razer Tartarus guadagna una interessante rotellina scorrevole.


Packaging: la scatola si apre a libro e presenta diverse informazioni sul prodotto. Presenta la classica colorazione verde fluorescente sullo sfondo nero. All’interno trovate 2 stickers verdi col logo della casa madre e una guida rapida a colori. I driver come accade spesso, ormai, li dovrete scaricare dal sito del produttore.



Layout: 16 tasti programmabili a membrana anti-ghost, più una rotellina, più uno stick non analogico denominato Thumb Pad a 8 direzioni. Non è presente un display, né un tasto per selezionare i profili di gioco ergo la selezione va fatta tramite software prima di avviare il gioco. 3 led luminosi individuano il profilo in atto.
L’anti-ghost permette di pigiare più tasti e recepire i comandi come indipendenti, senza sovrapposizione di linee di comando.
Mappare i tasti, secondo i propri gusti, è semplicissimo. Basta aprire il software Synapse 2.0, quindi pigiare su un tasto e scegliere un singolo tasto a scelta o una macro da riprodurre. Per le macro è possibile scegliere registrazione personalizzata per il ritardo tra la pressione di un (o più) tasti e la pressione del successivo.


I tasti sono retroilluminati consentendo di operare in condizioni di semioscurità o di buio completo.



Switch Meccanici o a Membrana? E' indubbio che la corsa dei meccanici sia più veloce, ma la frazione di secondo in più è realmente sfruttabile in quelle azioni in cui lo stesso tasto va pigiato più volte. Nel competitivo online può portare dei vantaggi, per la modalità offline va benissimo la membrana. 


Analisi post-prova: lo stick è una sorta di croce digitale simile a quella presente sui Joypad delle console, non è analogico ed è un pò duro e meno mobile rispetto alle versioni implementate su Tartarus e Orbweaver. Lo stick è pensato per sostituire i tasti di movimento (W A S D) soprattutto per il genere F.P.S. Personalmente non amo questa scelta, che trovo scomoda nelle lunghe sessioni oltre che prodroma di un periodo di prova per abituarsi a questa nuova impostazione. Preferisco invece usare lo Stick come telecamera, una funzione molto utile in titoli del genere RTS e MMORPG. Trovo altresì utile associare anche un mouse di qualità per accompagnare questo tastierino.



Tastierino Si o Tastierino No? In definitiva trovo questi dispositivi utili non solo ad evitare affaticamenti per muscoli e tendini, ma anche più adatti -rispetto ad una tastiera, visto il design più naturale- alle sessioni di gioco. Questo perché a poca distanza mi ritrovo solo i tasti che mi servono, annullando la funzione di quelli che potrei invece raggiungere per sbaglio nelle fasi concitate, evitando errori. Inoltre mi permettono di non alzare le dita dalla tastiera per fare qualsiasi cosa: nella linea di tasti più lontana (inserisco sempre le funzioni ESC e salvataggio rapido). Senza contare che si possono scegliere anche dei profili Desktop per aprire velocemente determinati applicativi e lanciare macro in grado di velocizzare la produttività, o semplicemente avviare determinate cartelle o programmi più semplici come internet o ancora usare lo stick per regolare lo zoom delle finestre, ecc..
Non vi fanno diventare dei fenomeni, questo è bene rammentarlo, anzi all’inizio dovrete ri-abituarvi a questa impostazione, ma alla lunga i vantaggi ci saranno, se apprezzerete questa periferica.



Commento finale: il software è meno immediato di quello della Logitech, ma risulta comunque semplice da apprendere. Il prezzo è inferiore agli altri tastierini di marca. I tasti fisici potrebbero risultare pochini ma si possono creare delle combinazioni per moltiplicarne il numero. 
La retroilluminazione di colore blu è presente nella forma statica, senza effetti particolari tipici invece della serie Chroma. 
Il tastierino, originariamente realizzato da Belkin, è una buona periferica entry level (comunque di marca) ma se avete 20 euro in più, io vi consiglio di orientarvi sul Tartarus, secondo me giustificati da una qualità maggiore dovuta ad un design rivisto.




  •                      Requisisti di sistema: Windows 7 e successivi (10 incluso) / Mac OSX 10.8 o successivo.
  •                      Peso: 297 grammi
  •                      Lunghezza cavo: 1,8 metri.
  •                      Interfaccia: usb placcata in oro.
  •                      Garanzia di 1 anno del produttore, conservate lo scontrino ed avrete il secondo anno di garanzia legale garantita dallo Stato italiano.
  •                      Prezzo: 59.90 sul sito Razer.




Voto 7,6


Fonte immagini: Google