Supreme Commander offre un background Fantapolitico in perenne lotta ideologica
Supreme Commander è un RTS come non se ne vedono da tempo
Ciò che colpì subito, sin dall’uscita furono: la vastità delle mappe, e la qualità dello zoom in grado di passare non solo da un campo di battaglia all’altro ma di arrivare con disinvoltura a presentare al giocatore l’intera mappa, quasi fosse di fronte ad un’immagine satellitare.
Le meccaniche non erano innovative, si trattava di mettere in pratica un’idea molto semplice: generare quante più unità possibili per poi scatenare orde fameliche di gloria. Per poter far ciò è necessario reperire il prima possibile le risorse, sì da realizzare un’infrastruttura numericamente importante di fabbriche e d’ingegneri e velocizzare la produzione.
Storia: siamo nel XXVII sec. nel bel mezzo di un conflitto non solo militare ma sociale, ideologico e politico. Un’iniziale lotta a due: da un lato la United Earth Federation (UEF), la fazione umana con il compito ripristinare il suo predominio sulla Galassia; dall’altro i vecchi Symbiont il prodotto dell’evoluzione tecnologica -umani con innesti cibernetici, un tempo sottomessi ora in lotta per la loro indipendenza sotto la Nazione Cibrana- ora noti come Cybran. In seguito hanno fatto la loro comparsa anche gli Illuminati Aeon -anch’essi inizialmente umani, ma ora fanatici religiosi- in lotta per fare proseliti verso la “Vera Via” sulle orme dei valori di una razza aliena sterminata in precedenza dagli umani stessi.
Gameplay: 3 fazioni tatticamente differenti, ognuna con le proprie unità sperimentali specifiche. Le classi fondamentali fino alla “tech 3” sono invece pressoché simili tra le fazioni, ma lievemente diversificate nelle skill. Ogni unità ha punti deboli e forti da valutare. E’ presente quindi una fase evolutiva lunga 3 stadi tecnologici, più una lunga fase sperimentale poi devastante.
L’UEF raggiunge velocemente la fase tecnologica più avanzata, ha le migliori unità aeree e i generatori di scudi; gli Aeon sono in grado di scatenare una notevole potenza di fuoco contando sulle unità migliori del gioco, quelle navali; i Cybran vantano le unità terrestri più efficaci, una veloce generazione dell’esercito e ottimi campi mimetici.
A dirigere i giochi di ogni fazione c'è il Commander: un’eccellente arma in grado pure di costruire e riparare strutture, anche lontane dalla base principale, senza ricorrere ai poco resistenti ingegneri.
2 sole risorse: Massa ed Energia. La prima è indispensabile per poter esigere le strutture, la seconda è fondamentale per migliorare le difese, e la rapidità di aggiornamenti d’unità e di strutture.
Se si rimane a secco di una o entrambe (le risorse) si dirotta la richiesta, momentaneamente, sulle riserve; finite anche quelle, si potrà comunque produrre unità e costruite immobili ma i tempi si allungheranno sensibilmente. Una scelta di game design che consente di provare a mettere in piedi dei correttivi. Tuttavia il tempo è di per sé è una risorsa importantissima, e regalarne una parte all’avversario potrebbe compromettere l’intera battaglia.
La Massa la si ricava dagli oggetti, e la si estrae da specifici punti della mappa. L’energia è generata dalle centrali. Esistono comunque strutture in grado di convertire l'Energia in Massa e viceversa.
La linea visiva è volutamente ridotta: per poter usare unità ed attrezzature dotate di lunga gittata è importante inquadrare prima l’obiettivo, attraverso ricognitori. Questi non sono sempre dotati di una resistenza tale da riuscire a tornare alla base, e li rende gioco forza unità sacrificabili. Ci viene incontro al terzo stadio l'aereo spia più resistente, e dotato di campo visivo più ampio.
In linea di massima bisogna sfruttare gli aerei per individuare gli obiettivi e avanzare con unità dalla breve gittata, seguite a ruota da quelle a media e lunga distanza. Il target non deve essere casuale ma vanno puntati per prima gli elementi strategici ovvero i centri di produzione delle due risorse e poi il Commander per vincere.
E’ una partita che si gioca su tre linee: aria, terra, e acqua
Le unità aeree se ben coordinate sono in grado di imbastite la tattica migliore purchè si tenga conto del livello carburante (quando la barra diventa rossa, sono in riserva): le Cannoniere sono molto resistenti, i Bombardieri causano ingenti danni, e i Caccia sono così agili da mettere in seria difficoltà anche la contraerea.
Le unità di terra sono le più deboli, e soffrono soprattutto contro i Commader.
Nota: l’espansione Forged Alliance aggiunge una nuova razza, e ulteriori unità. L’I.A è stata inoltre rivista verso l’alto, rappresentando una nuova fonte di sfida con routine più efficaci.
Comparto grafico: di buona fattura i design dei robot, all’epoca era un elemento di valore; chiaramente la moderazione 3d ora è stata notevolmente superata, visti gli 8 anni alle spalle.
Buona la paletta cromatica soprattutto per laser ed esplosioni atomiche.
Comparto tecnico: buoni i particellari per, esplosioni, fumo, raggi laser, e bombe atomiche. Buone le opzioni per la scalabilità per mantenere le prestazioni: in questo genere di giochi quando si raggiunge il limite di unità a schermo, si può incorrere in artefatti e rallentamenti. In passato era necessario un hardware importante, ora non più.
Comparto audio: buona l’effettistica; la colonna sonora -firmata da Jeremy Soule, già autore dei temi musicali degli Elder Scrolls- è più che sufficiente.
Commento finale: realizzato da Chris Taylor già autore di quel Total Annihilation del ’97.
E’ un titolo ricco di spunti tattici ideato per una schiera di appassionati disposta a dedicare tempo, per apprendere una curva d’apprendimento ripida. Il contesto narrativo e le 3 campagne sono un elemento molto curato, a volte messo in secondo piano in alte produzioni.
Un prodotto che ha fatto felici tanti fan degli RTS in passato, che storceranno in seguito un po' il naso con il suo successore, quel Supreme Commander 2 troppo semplificato alla base.
Pro:
- Gestione telecamera
- Fazioni tatticamente differenti
- Strategia su 3 linee: aria, terra, acqua
Contro:
- Non c'è spazio per la diplomazia profonda
- Il pubblico giovane potrebbe storcere il naso sulla grafica visti gli anni sul groppone
Voto 8,7
Fonte immagini: Google