Recensione di METAL SLUG

METAL SLUG e il 1996. L’inizio della saga, la fine delle paghette di tanti videogiocatori da sala giochi



Lo sparatutto a scorrimento orizzontale della SNK 


Nasce da un’idea semplice ma accompagnata da un’anima competitiva. Un personaggio in pieno stile cinematografico anni ’80, alla Rambo: nerboruto, con un arsenale incredibile. Solo contro fiumi di soldati e macchine da guerra gigantesche.
Era l’era delle Sale giochi, e non c’era internet: bisognava farcela da soli senza conoscere trucchi. L’esperienza era tutta personale e la difficoltà era alta; non si guidava il giocatore a braccetto verso i livelli. Tutto ciò spingeva a spendere chili di gettoni per riuscire nell’impresa, anche perché il compito dei cambiati era quello di far scucire soldi :)

Storia: 2028, impersoniamo un soldato in rotta contro l’esercito della Ribellione capitanato dal generale Morden, una parodia dei maggiori dittatori della Storia. Il nostro compito è stanare il nemico e riportare la pace.

METAL SLUG


Gameplay: un tasto per saltare, uno per sparare (nel corpo a corpo passa in automatico al coltello) e un altro per lanciare bombe a mano. I proiettili della pistola d’ordinanza sono infiniti, ma la mole di nemici rende tutto più difficile. La particolarità però è che la direzione di marcia è la stessa della balistica: ciò vuol dire che non potete gestire separatamente direzione dei proiettili e percorso del personaggio.
Sparsi per i livelli troverete diversi prigionieri, dai nomi più assurdi, da salvare; vi mostreranno la loro gratitudine donandovi dei power-up contrassegnati da una lettera: Rocket Launcher (R), Lanciafiamme (F), Heavy Machine Gun (H), Shotgun (S)… Il conteggio dei prigionieri viene annullato a ogni vita persa, facendo perdere il punteggio acquisito.
La gestione oculata delle munizioni durante il caotico andirivieni a schermo è pressoché un’utopia: ecco allora che almeno la precisione deve essere eccezionale, pena la perdita della partita. Di tanto in tanto avrete anche la possibilità di salire su un veicolo in grado di potenziare la vostra resistenza e potenza di fuoco: quando non riesce più a sopportare altro fuoco esplode, se reperite delle taniche di benzina riuscite a posticipare questo evento.
Il titolo è strutturato in 6 missioni. Al termine dello stage c’è il Boss, dotato di un’elevata resistenza e in grado di scatenare un fiume in piena di proiettili vari.
Non mancano poi i collezionabili: animali, pesci, lettere, cibo, ecc… Da raccogliere per incrementare il punteggio.



I.A: i Boss non sono ostici come in Metal Slug 3 ma hanno comunque delle routine da apprendere. Come accennavo in precedenza la difficoltà non è insita in particolari pattern d’attacco ma nella calca avversaria limitata ad uno spazio ristretto, dove non si può andare indietro: solo proseguire in avanti, col rischio di scontrarsi con sempre maggiori capannelli avversari.
I nemici sono differenziati in base all’arma imbracciata: granate, coltelli, rpg, fucili. Non potevano mancare mezzi terrestri come carri armati e aerei lancia missili.
E’ possibile impostare un numero di coin da spendere come vite massime da usufruire, oppure optare per un numero infinito ma così facendo si terminerà il gioco in una mezz’oretta.

Comparto grafico: location varie tra foresta, passaggi innevati, e città liberamente ispirate a controparti reali tra cui la Londra della seconda missione e una italiana nella quarta (ce ne accorgiamo dalle insegne in lingua nostrana). La grafica è rigorosamente in 2D proprio quando apparivano le prime console a 32bit con modelli tridimensionali… Eppure quei pochi pixel sono affascinanti, e iconici ancora oggi.

Comparto tecnico: sarebbe scorretta un’analisi moderna, mi limiterò a sottolineare una conversione buona, senza cali di frame.

Comparto audio: il tema musicale principale è orecchiabile, con gli ultimi capitoli si assisterà anche a un miglioramento qualitativo; l’effettistica è essenziale.

Commento finale: Il terzo episodio della serie sarà di un sadismo inaudito per la saga. Qui manca ancora la possibilità di essere trasformati in zombie e di percorrere vie alternative nei livelli, ma questo è l’inizio di una saga fantastica che ha intrattenuto milioni di giocatori di Paesi diversi ma uniti da un unico obiettivo: abbattere tutti i nemici con un’unica monetina. Qualcuno di voi ci è mai riuscito all’epoca? Magari attorniato anche da curiosi spettatori?

Pro:
  • Impegnativo e stimolante
  • Umorismo


Contro: 
  • Se s'impostano troppi coin si svilisce il senso del gioco


Voto 8,2




Fonte immagini: Google