METAL SLUG X è la rivisitazione del secondo titolo della saga uscito nel ’98, senza i suoi vistosi rallentamenti di gioco
Questa variante presentata nel ’99 acquisisce il
motore grafico che sarà poi fatto proprio dalla terza interazione
Niente
grossi pixel a schermo dunque, ma anche la filosofia di fondo è mutata, più
vicina a quella del terzo titolo: più nemici, più prigionieri di guerra, più
bonus, più oggetti dello scenario distruttibili, più caos a schermo, Boss Fight
più tenaci, più armi e varianti delle precedenti ora più potenti. Insomma un
capitolo nato anche per rendere la sfida più ardua.
Il restayling riguarda anche la
paletta cromatica e le fasi della giornata, ora differenti; ci sono poi alcuni
riferimenti a prodotti cinematografici come Mars Attack, La Guerra dei
Mondi, e Independence Day. E’ presente anche un remix delle
musiche.
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METAL SLUG X |
Storia: ritorna
il tenente Marco Rossi con i suoi muscoli, e la spavalderia dell’eroe
cinematografico anni ’80, nella nuova parodia della seconda guerra
Mondiale. Siamo chiamati alle armi per sconfiggere nuovamente
l'esercito della Ribellione del generale Morden, che vuole conquistare
il mondo, ma stavolta ha due alleati tenaci: mercenari arabi armati di
scimitarra, e una razza aliena.
I Boss, macchine da guerra ancora più grosse e
“cattive” di quelle viste nel primo episodio, nascono dalla volontà di
riprendere quell’aura un po' mistica legata al Terzo Reich; un tema ricorrente,
ripreso anche da altri brand videoludici come la saga di Wolfenstein (su
tutti Return to Castle Wolfenstein).
Ad accompagnare Marco e Tarma Rowing stavolta
ci saranno anche Eri Kasamoto e Fiolina
"Fio" Germi. La scelta del personaggio è pressoché irrilevante ai
fini del gioco.
Gameplay: come
sempre avremo un tasto per saltare, uno per sparare (nel
corpo a corpo passa in automatico al coltello), e un altro per lanciare
bombe stavolta in 2 varianti (Stielhandgranate
n.24 più le classiche molotov).
I proiettili della pistola d’ordinanza sono infiniti, ma la mole di
nemici rende tutto più difficile. La particolarità però è che la direzione di
marcia è la stessa della balistica: ciò vuol dire che non potete
gestire separatamente direzione dei proiettili e percorso del
personaggio.
Sparsi per i livelli troverete diversi
prigionieri, dai nomi più assurdi, da salvare. La novità è rappresentata da
alcuni personaggi in grado di lanciare onde energetiche -come Goku- al grido Kamehameha!
In generale però vi mostreranno la loro
gratitudine donandovi dei power-up, e come accennavo in precedenza stavolta ci
saranno più varianti all’interno della stessa categoria delle bocche da fuoco
contrassegnate -come sempre- dalle lettere: Rocket Launcher (R), Lanciafiamme (F), Heavy
Machine Gun (H), Drop Shot (D), Shotgun (S), Arma
Laser (L) … Il conteggio dei prigionieri viene annullato a ogni vita
persa, facendo perdere il punteggio acquisito.
La gestione oculata delle munizioni
durante il caotico andirivieni a schermo è pressoché un’utopia: ecco allora che
almeno la precisione deve essere eccezionale, pena la perdita della
partita. Di tanto in tanto avrete anche la possibilità di salire su un veicolo
in grado di potenziare la vostra resistenza e potenza di fuoco: quando non
riesce più a sopportare altro fuoco esplode, se reperite delle taniche di
benzina riuscite a posticipare questo evento.
Tantissimi mezzi a disposizione
Un
cammello munito di arma laser, un aereo, un esoscheletro, e un cingolato. Il
titolo è strutturato in 6 missioni. Al termine dello stage c’è il Boss,
dotato di un’elevata resistenza e in grado di scatenare un fiume in piena di
proiettili vari.
Non mancano poi i collezionabili, per
incrementare il punteggio: animali, pesci, lettere, pietre preziose e cibi.
Se si eccede nel recupero di questi ultimi cambia la fisionomia del
protagonista: diventa un simpatico ciccione le cui armi
(anch’esse mutate stilisticamente) causano ancora più danno.
Altre due sono le varianti rispetto al
primo capitolo: i passaggi alternativi da scovare, con maggiori
ostacoli e bonus; e la possibilità di essere mutati in mummie, con
un malus nell’agilità, se colpiti dal soffio violaceo delle creature bendate.
I.A: i Boss sono ostici quasi come quelli di Metal Slug 3, hanno delle routine da
apprendere, ma la difficoltà non è insita tanto nei particolari pattern
d’attacco quanto piuttosto nella loro grande resistenza. Inoltre lo spazio è
ristretto e anche i nemici regolari sono un fiume in piena in scenari
dove non si può andare indietro: solo proseguire in avanti, col
rischio di scontrarsi con sempre maggiori capannelli avversari.
Gli avversari sono differenziati in base
all’arma imbracciata: granate, coltelli, rpg, fucili, spade da lancio, ecc… Non
potevano mancare i mezzi nemici come carri armati, moto, aerei lancia missili,
imbarcazioni, ecc…
E’ possibile impostare un numero
di coin da spendere come vite massime da usufruire, oppure optare per un numero
infinito ma così facendo si terminerà il gioco in un’oretta.
Comparto grafico: varie location: Cina, tomba egizia, villaggi arabi,
sotterranei, ecc… La grafica è ancora in 2D ma il numero di poligoni è
aumentato e la paletta cromatica può contare ora su tonalità maggiori. Anche le
animazioni sono maggiori a seconda della mutazione, da cui ci si può curare
recuperando l'antidoto... O morendo.
Comparto tecnico: sarebbe scorretta un’analisi moderna, mi limiterò a
sottolineare una conversione buona, senza cali di frame o rallentamenti
presenti invece nel secondo capitolo. Anche i dettagli degli scenari sono stati
arricchiti.
Comparto audio: l’effettistica è essenziale; i temi musicali sono
più vari e si adattano bene alle diverse fasi di gioco.
Commento finale: questa interazione presenta migliorie
tecniche e grafiche rispetto a Metal Slug 2. Alza
anche l’asticella della sfida, motivo per cui è più consigliabile a chi è
interessato alle ardue competizioni, cioè non toglie che impostando il numero
infinito delle vite possa essere portato a termine da tutti: si perde però così
lo spirito dell’epopea di Metal Slug.
Rimane salda l’atmosfera ironica di fondo tra armi (è presente un fucile che lancia
macchinine esplosive), e soldati stesi su lettini a prendere il sole e
sorseggiare cocktail ignari della rumorosa guerra che si manifesta nelle loro
immediate vicinanze, prigionieri di guerra che si sfilano i boxer per
manifestare il power-up da donarvi (a mò di prestigiatori sul palco).
E’ molto divertente in co-op, se avete la possibilità di giocarlo con altri amici
fateci un serio pensierino.
Pro:
- Maggior numero di poligoni
- Boss più coriacei
- Risolve i vistosi rallentamenti del secondo capitolo
Contro:
- Se s'impostano troppi coin si svilisce il senso del gioco
Voto 8,7
Extra:
Fonte immagine principale: Google
Fonte altre immagini: Screenshot personali