Recensione di Singularity

Singularity ci porta a Katorga 12, dove va di scena lo shooter old-school condito da instabile E-99



Raven software ci propone l'ucronia in cui l'U.R.S.S. nel 1955 pone le basi per conquistare il pianeta dopo aver scoperto il fantomatico E-99 elemento. Quest'ultimo fa apparire l'odierno Grafene, millantato come panacea per tutti i problemi mondiali, un mero detersivo per lavatrici.

Singularity


Storia: impersoneremo Nathaniel Renko capitano dell'esercito U.S.A. che come ogni clichè che si rispetti si ritroverà ad affrontare una situazione del tutto inaspettata, e più grande di lui. La trama non è originale, ma è solida e ben orchestrata presentando anche 3 finali alternativi.
Siamo, su un elicottero, diretti a Katorga 12 - un'isola della ex Unione Sovietica - per un problema ad un satellite, causato proprio da un picco d'energia elettromagnetica partorito dall'oramai inabitata colonia. Tuttavia una seconda ondata mette fuori uso il nostro mezzo di trasporto, facendoci precipitare. Qui scopriamo gli incredibili esperimenti sull'E-99, condotti durante la guerra fredda. Ma poi iniziano i viaggi temporali, a cavallo tra il '55 e il 2010 e...



Gameplay: vecchia scuola; niente coperture alla Gears of War o schivate, solo uno scatto temporaneo. L'equipaggiamento non vanta un vasto arsenale, ma le armi risultano ben diversificate tra: pistola, fucile a pompa, mitragliatrice, fucile di precisione, bombe stasi, e soprattutto - l'originale quanto riuscito - C.M.T. Si tratta del congegno ideato da Barisov, in grado di manipolare il tempo oltre che possedere abilità offensive (come l'onda d'urto alla Gravity Gun di Half Life 2) e difensive; un'arma che idealmente ci rimanda anche alle meccaniche di Timeshift.
Il divertimento è assicurato dal cambio di ritmo, dettato da pause narrative ed enigmi ambientali intervallate da più frenetiche sparatorie. L'evoluzione delle abilità è garantita dalla scoperta di item atti ad alimentare gli upgrade, i quali approfondiscono le modalità d'intervento.
Completa il quadro una serie di file audio che ricorda molto lo stile Bioshock, con cui condivide l'importanza di una location molto ispirata, caratterizzata - stavolta - dall'elemento E-99 e dalla possibilità di viaggiare in epoche diverse.



I.A: nemica aggressiva e diversificata nei pattern d'attacco; resa meno efficace solo da un level-design non sempre ben riuscito. Soprattutto negli ambienti esterni, risolvibili troppo facilmente con fucili in grado di ritardare il tempo.
Le boss-fight sono leggermente sottotono: una difficoltà maggiore avrebbe reso più appetibili questi momenti.

Comparto grafico: presenta texture in bassa definizione. Buona la propaganda filo-russa disseminata sull'isola in grado di donare grande personalità.

Comparto tecnico: non era eccezionale nel 2010 (anno di uscita del titolo) e non lo è a maggior ragione oggi, a 5 anni di distanza. Il frame-rate è granitico, per questo titolo mosso dall'Unreal Engine 3. Gli effetti particellari non stupiscono; inoltre c'è dell'aliasing marcato.

Comparto audio: ottimo. Accompagna magnificamente alcune situazioni di forte tensione; buono il doppiaggio e l'effettistica ambientale.

Commento finale: Katorga 12 è ricca di fascino, così come il periodo storico e l'espediente temporale. Ci sono elementi presi da capolavori assoluti come Bioshock e Half-life; forse questo ha mosso qualche critica in più nell'immediata uscita, ma Singularity è un titolo valido e con una trama senza buchi. Il gameplay in generale è divertente, peccato solo per il level-design non originale.

Pro:

  • Meccaniche old-school
  • Atmosfera e personalità
  • L'espediente temporale ha sempre il suo fascino


Contro: 

  • Tecnicamente si poteva fare di più
  • Level design scolastico

Voto 7,9



Fonte immagini: Google