ENSLAVED: Odyssey to the West colpisce per le eccezionali espressioni facciali, capaci di dare forma alle emozioni
L’Action-Adventure arriva su pc con un prezzo base molto competitivo, e nella versione completa di dlc dopo essere stato un'esclusiva per console...è una mossa intelligente e va apprezzata. La sceneggiatura è curata da Alex Garland ed è frutto di una libera interpretazione dell’opera cinese “Viaggio in Occidente” di Wu Cheng’en. Diversamente da quest’ultima non è ambientata nel passato del Paese della Grande Muraglia, ma in un contesto post-apocalittico futuro.
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La Natura ha preso il posto che un tempo era degli uomini |
Storia: Monkey e Trip si scontrano su una nave di schiavisti, in un'epoca vessata dalle conseguenze di una guerra nucleare. Lui, liberatosi per primo dalla cella di contenimento, incontra lei - bella ma egoista - che si fa espellere dall’unica capsula di salvataggio rimasta intatta, senza neanche provare a salvare l’altro. Nei panni di Monkey, dovremo allora raggiungere il punto migliore della nave per cercare il modo di salvarci, senza perire nel salto. Ci sveglieremo più tardi con un collare attivato da Trip; se muore lei, la stessa sorte bacerà anche noi. Il patto è servito: noi aiutiamo la ragazza dai capelli rossi a raggiungere il suo villaggio, e lei ci restituirà la libertà.
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Boss Fight |
Gameplay: gioca su due livelli. Nelle sezioni Action siamo chiamati a combattere con robot di diverse dimensioni; nelle fasi Platform - coadiuvati da Trip, interpretata da Lindsey Shaw - dovremo aggirare ostacoli, e cercare nuovi percorsi. Questi frangenti sono semplici e la direzione da individuare è facilitata dall'evidenziazione dei pilastri su cui far arrampicare Monkey, limitando il nostro intervento al solo pigiare sul tasto del salto, senza possibilità d’errore; ciò fa perdere un po' di entusiasmo per aiutini che non erano necessari, togliendo un po' quel gusto della scoperta e della libertà.
Avere a che fare contemporaneamente con 2 personaggi dalle caratteristiche diverse - anche psicologiche - avrebbe potuto ampliare le scelte dell'approccio in queste situazioni; ma il ruolo di Trip non è stato ben sfruttato... Ninja Theory ha perso una buona occasione per donare maggiore profondità alle meccaniche.
Come Action abbiamo poche combo, ma una discreta serie di interazioni base - da acquisire con upgrade - tra cui schivata, contrattacco, colpo leggero, attacco potente, possibilità di stordire l’avversario col bastone, che all’occorrenza si trasformerà anche in una sorta di bocca da fuoco.
Le Boss Fight sono classiche, richiedono prima l’apprendimento delle routine del nemico, al fine di studiare l’approccio più corretto da imbastire poi.
A completare il quadro ci pensano dei blandi enigmi ambientali.
I.A: non esaltante, sia chiaro non è menomata ma neanche ricca di spunti. Diciamo che non punta alla competizione, ma più ad intrattenere il giocatore. Maggiori pattern d’attacco avrebbero reso più interessanti le sfide.
Comparto grafico: non eccezionale nel numero di poligoni, si vede che è un porting da console. Ma si fa perdonare ampiamente da locations variegate, per una New York devastata dalla guerra prima, e conquistata poi dalla vegetazione. Molto ispirata la paletta cromatica, ricca di colori vividi, in grado di rasserenare l’animo nonostante le vicende accorse sulla Terra. I volti invece sono molto curati grazie all’ottimo lavoro col motion capture: i muscoli facciali coadiuvati dall’ottima realizzazione degli occhi sono in grado di esprimere bene le emozioni provate dai protagonisti. Le cut-scenes sono piacevoli e ben recitate, sia nei testi che nei movimenti dei personaggi.
Comparto tecnico: ottima la telecamera in terza persona, dal taglio cinematografico. Le texture e gli effetti particellari non sono il punto forte del titolo mosso dall’Unreal Engine 3. Le movenze di Monkey, in stile Prince of Persia, sono fluide nell’incedere grazie alle abilità prestate da Andy Serkis, già apprezzato per Gollum nel film “il Signore degli Anelli”. Sufficiente il sistema d’illuminazione.
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Monkey come Goku, sulla nuvoletta |
Comparto audio: buone le musiche grazie al lavoro di Nitin Sawhney. I dialoghi sono azzeccati, discorso diverso per gli scambi di battute in-game, poco variegate, che diventano banali e noiose nel tempo; limitandosi a frasi del tipo "Monkey vai lì e sposta quello, io aspetto qui”.
Titolo: ENSLAVED: Odyssey to the West Premium Edition
Genere: Action-Adventure
Sviluppatore: Ninja Theory
Editore: BANDAI NAMCO Entertainment
Data di rilascio su pc: 25 ottobre 2013
Commento finale: la storyline è inizialmente densa di atmosfera, ma alla lunga manca di profondità narrativa. Il tema affrontato è stato ampiamente sfruttato in passato da altri brand e qui non si aggiunge nulla di nuovo, peccato perchè erano partiti molto bene. Decisamente migliore il ritmo, con una scelta intelligente su quali momenti sottolineare e quando invece prendersi delle pause (per rallentare l'andamento).
Il gameplay è inizialmente divertente e a tratti frenetico, ma perde di mordente nel proseguo perchè non molto diversificato; nemici maggiormente eterogenei avrebbero dato qualcosa in più.
Risulta un titolo sicuramente piacevole, con un’atmosfera leggera e divertente in alcuni momenti, a dispetto del contesto base.
Contro:
Pro:
- Location ispirate graficamente...
- Atmosfera
- Combat system divertente...
Contro:
- ... Ma tecnicamente non ricche di dettagli
- ... Ma non profondo nelle meccaniche
Voto 7,8
Fonte immagini: Google