Recensione di Costume Quest

Costume Quest: come Steven Spielberg ha spesso fatto nei suoi film - mi riferisco a E.T. e Incontri ravvicinati del terzo tipo - il team di Tim Schafer riesce (con le dovute proporzioni) a catturare la magia dell’infanzia


I vari temi sono toccati con una leggerezza disarmante


Dall’importanza di farsi subito degli amici nella nuova città in cui ci si è da poco trasferiti, all’incontro coi bulli di cui non si parla coi genitori, ai battibecchi tra fratelli bramosi di prendere il sopravvento l’uno sull’altro, al Mondo ignoto ai grandi ma vivido solo agli occhi di un bimbo, agli scontri tra coetanei che sembrano inizialmente battaglie insormontabili - che finiscono poi col lieto fine - e magari si cementano nuove amicizie…
Il titolo Double Fine, allestito durante la festività di Halloween, ci presenta quest e sottoquest inframmezzate da combattimenti a turni, meccaniche Jrpg, e perks - sotto forma di francobolli - da acquisire scambiando i dolci presso il baldacchino di Sadie. Ricorda tanto l’allestimento, tutto americano, dell’angolo limonata di ambiziosi capitalisti in erba.

Ottima atmosfera di Halloween


Storia: i gemelli Reynold e Wren si sono appena trasferiti in una cittadina decentrata tipicamente americana, con grossi viali e villette con annesso giardino. E’ la notte della festività anglosassone del 31 ottobre, la stanno aspettando da tempo e hanno preparato i loro costumi. Da bravi fratelli litigano su chi debba dirigere le importanti operazioni, nome in codice “Dolcetto o scherzetto”: quindi sarà la madre a decidere, ergo noi.
Ma uno dei due costumi fatti in casa (indossato dal fratello che non avete scelto, nel frangente in cui eravate nei panni della madre) è fuorviante, e verrà scambiato (in seguito) per un grosso dolce parlante, quindi verrà rapito dai golosi “Bravi” della strega Dorsilla. Questi teneri “mostri” hanno fatto scalo sulla Terra per rubare tutti i dolciumi della cittadina. Parte dunque la nostra avventura per recuperare il fratellino.
Sulla lunga strada - ricca di peripezie - faremo la conoscenza di nuovi compagni di giochi, scoveremo costumi da collezionare, figurine da scambiare, c'imbatteremo in prove d’abilità, e…

Un'ottima atmosfera di Halloween, filtrata da occhi di bimbo


Gameplay: il succo sta nei combattimenti a turni. I costumi, indossati via via dalla compagnia di Halloween, hanno skills utili anche per attraversare il “normale” Mondo di gioco, ma soprattutto sono caratterizzati da abilità speciali in battaglia.
Bussando alle case - per fare incetta di dolci - ci potremo imbattere, di tanto in tanto, nei verdi sgherri. Lo scontro vedrà un campo di battaglia idealmente suddiviso in 2. Da un lato vedremo i nostri costumi (inizialmente uno poi 3) prendere vita per affrontare il nemico posto sull’altro lato: quest’ultimo sarà costituito di volta in volta da una o più unità fameliche di dolciumi.
La battaglia prevede un attacco base per ogni unità (a partire dalla nostra squadra), durante il quale ci verrà chiesto di pigiare una determinata combinazione di tasti in un dato lasso temporale. Ad essi seguirà una fase di difesa con ulteriori Quick Time Event che, se eseguiti correttamente, leniranno in parte il danno. Dopo un tot numero di affondi si caricherà la differente mossa speciale: un attacco particolarmente efficace, il recupero di punti vita, uno scudo per schermare i prossimi fendenti, ecc…Queste abilità speciali possono essere impreziosite da perks passivi o attivi per: aumentare il danno, stordire l’avversario, eludere gli attacchi, ecc…
Nei diversi livelli incontreremo sempre la gara di mele, lo scambio di figurine e il gioco del nascondino; altre quest secondarie saranno invece tipiche dello stage di riferimento.

Scelta del costume più adatto


I.A: sebbene la mole di attacchi speciali, skills e perks non sia vastissima, offre comunque una buona dose di combinazioni, che tuttavia non siamo spinti ad approfondire molto. Questo perché i normali scontri sono semplici da portare a termine, e non annoiano più che altro per le varie animazioni dei costumi e per le battute dei protagonisti (che spesso strapperanno qualche risata). Ma la “vera” sfida si palesa solo con un paio di Boss; dove tuttavia basterà scegliere il costume adatto, più che andare a studiarsi i vari perks e tattiche. Su questo punto mi sarei aspettato invece un livello di difficoltà da selezionare, sì da accontentare grandi e piccini in egual misura.

Longevità: in 5-6 ore è possibile completare tutta la storia con annesse quest secondarie e collezionabili. Qualcosina in più, se ci s’incammina nell’espansione.

Comparto grafico: le location sono semplici, e non spiccano per originalità. La paletta cromatica sale in cattedra solo per distinguere bene le zone scure e i passaggi segreti - da attraversare attivando le peculiari abilità passive dei costumi - dal restante ambiente normale; per il resto si limita al compitino.
L’atmosfera comunque è resa bene con gli addobbi delle case, che risultano forse un po’ ripetitivi alla lunga, ma sono sempre ricchi di particolari dedicati alla festa del trick-or-treat.
Diverso è il discorso sui costumi, ottimamente disegnati e rifiniti con sacchetti di patatine che diventano una sorta di ragno micidiale, o un po’ di cartone e filo in grado di dar vita a robot lanciamissili, o stoffa e gomitoli che partoriscono futuristici guerrieri muniti di spada laser, magici unicorni, ecc…

Recensione di Costume Quest


Comparto tecnico: essenziale e pulito, il cell-shading non mostra particolari debolezze, garantendo un buon frame-rate. Non ci solo bug e non è richiesto un hardware particolare; l’ottimizzazione è buona.

Comparto audio: buona l’effettistica, ma si sente davvero la mancanza di una buona colonna sonora d’accompagnamento.

Titolo: Costume Quest
Genere: Action-Adventure
Sviluppatore ed Editore: Double Fine Productions 
Data di rilascio su pc: 15 ottobre 2011 

Commento finale: E’ un prodotto particolare, con una buona atmosfera dedicata ad Halloween. E’ un buon titolo che si allontana dai soliti generi, pecca solo nel mancato spessore degli scontri. Lo trovo utile per avvicinare i più piccoli ai videogames, ottimo per passare un po’ di tempo tra genitori e figli. Io l’ho giocato comunque pur non ritrovandomi in nessuna delle 2 suddette situazioni, ma da amante dei film del grande Spielberg ho apprezzato tanto la magia di un'età ormai passata, ma sempre in grado di far uscire dall’angolino quel piccolo bimbo che c’è in tutti noi.

Pro:
  • Caratterizzazione dei costumi
  • Atmosfera e ambientazione
  • Ottimo mix di elementi di differenti generi


Contro: 
  • Facilità degli scontri
  • Graficamente non sbalorditivo


Voto 7,9




Fonte immagini: Google