The Cave la caverna animata, una coscienza narrante in grado di far maturare i personaggi, tirandogli fuori qualcosa
The Cave è la protagonista vera del titolo Double Fine: è viva, e muta continuamente pelle
Il ritmo è lento ma l’atmosfera scura è pervasa da un humour particolare, beffardo, pungente, e condito da molti easter eggs; ricorda quelle produzioni anni ’80 della Lucasfilm Games, poi rinominata LucasArt negli anni ’90.
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Tanta atmosfera e località differenti |
Storia: un cavaliere senza macchia, uno montanaro in cerca di compagna, due gemelli pestiferi (conteggiati come uno), una scienziata, un monaco, una viaggiatrice del tempo, un’avventuriera con tanto di liana-rampino alla Indiana Jones… Una volta scelti i compagni d’avventura c’incamminiamo verso la nostra attrazione, che però è chiusa; dunque dovremo per prima cosa convincere il custode a farci passare. Come? Dovremo portagli 3 oggetti da esporre per attrarre nuovi visitatori.
Rob Gilbert - già autore tra gli altri di Maniac Mansion e Indiana Jones and the Last Crusade - non ci da una trama da affrontare in modo lineare, ma puzzle con cui misurare noi stessi, allietati da un’atmosfera aliena al genere, per certi vesti nostalgica. L’aria che tira è quella tipica di un’avventura grafica ricca di personalità ma lenta, ragionata, quasi anacronistica in un’industria pervasa da action.
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Comincia a fare caldino qui dentro |
Un titolo anacronistico o un gradito ritorno ai fasti degli anni '80 e '90 ?
Gameplay: controlliamo un personaggio per volta, e interagiamo con gli oggetti dell’ambiente per risolvere gli enigmi; nessun inventario quindi, si potrà trasportare un solo oggetto per personaggio. C’è molto backtracking, anche perché non ci sono molti indizi, e dovremo ragionare, sperimentare sugli spunti - mai pilotati - proposti dalla Caverna per proseguite al livello successivo.
Gli stage sono diversi tra loro e sono studiati intorno all’abilità speciale di un singolo personaggio, e alla sua “storia”; chi vorrà affrontarli tutti, quindi, sarà chiamato a ripetere almeno 3 volte l’avventura. Probabilmente non tutti lo faranno, poiché nella terza interazione avremo a che fare con un solo inedito luogo, ripetendo la maggior parte degli enigmi.
Le “prove”, in un certo senso sono un percorso di maturità, volto a superare le proprie paure/incertezze; ma costituiscono anche quella scintilla per tirare fuori una parte del personaggio non proprio “etica” e spingerci al confronto con noi stessi, con la nostra natura emozionale; un po' come visto ne “il meraviglioso mago di Oz”.
Non sempre la scelta giusta è quella più logica, bisogna essere un po' scanzonati, abbracciare quella leggerezza vista in Monkey Island… Oltre a potersi dissetare con una ghiacciata Grog al distributore.
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Recensione di The Cave |
Comparto grafico: molto belle le location studiate, ricercate nell’impatto visivo; anche lo stile dei personaggi, a mò di cartone animato, ha il suo peso nel contribuire a rendere l’opera molto personale. Così c’immergeremo in un'isola al centro di un “mare”, in una miniera d'oro, in un bosco di pietre luccicanti, in un tempio buddista, in una sezione sci-fi, ecc..
Comparto tecnico: i salti non sono sempre semplici da effettuare a causa di un lieve lag nei comandi, ma ci si farà il callo grazie anche all’immediato respawn nelle vicinanze; non limitato da un determinato numero di “vite”. Non è infatti previsto un vero e proprio game over.
Comparto audio: buono il doppiaggio inglese, più che sufficiente il sottotitolato in italiano; buona l’effettistica.
Titolo: The Cave
Genere: Avventura Grafica
Sviluppatore: Double Fine Productions
Editore: SEGA
Data di rilascio su pc: 24 gennaio 2013
Commento finale: il titolo si presenta come un originale puzzle game con elementi adventure e platform. Se il genere piace, se amate la personalità e le atmosfere, più che le meccaniche dinamiche…Allora i difetti finiranno in secondo piano; ma se non siete particolarmente avvezzi a questo format, pensateci bene perchè potreste sentirvi spaesati.
Pro:
- Atmosfera e ambientazione molto particolare
- Leggerezza di opere memorabili
- Ragionamento non lineare per risolvere i puzzle
Contro:
- Personaggi stereotipati
- Ritmo lento
Voto 8
Fonte immagini: Google