Call of Cthulhu: Dark Corners of the Earth ha il grande pregio di riuscire a far provare la peculiare atmosfera dei libri di Lovecraft
E’ un intelligente e raro mix di generi differenti
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Recensione di Call of Cthulhu: Dark Corners of the Earth |
Storia: si rifà al ciclo di Cthulhu, del sottovalutato - in vita - Howard Phillips Lovecraft, e precisamente alla Maschera di Innsmouth. Quindi il titolo non poteva che essere ambientato nell’immaginaria Innsmouth nei primi anni 20 del ‘900.
E’ notte quando il tenente Jack Walters viene convocato dalle forze dell’ordine nei pressi della dimora di una misteriosa setta, ove è in corso una sparatoria. Irrompiamo nell’abitazione mentre la situazione precipita, e c’imbattiamo in una botola al piano inferiore, proprio in questa circostanza la nostra lucidità viene meno, piegata di dagli orrori che si dipanano innanzi ai nostri occhi; proseguiamo ancora oltre quando… crolliamo.
Il gioco riprende circa 6 anni dopo quella lunga sera. Nel frattempo siamo stati ricoverati in un istituto psichiatrico. Dopo essere stati dimessi ci mettiamo a lavorare in proprio, ma un caso di persona scomparsa ci riporterà…
Il sentimento più forte e più antico dell'animo umano è la paura, e la paura più grande è quella dell’ignoto (Lovecraft)
Gameplay: il format prevede fasi investigative ove recuperare informazioni utili da oggetti e persone; i dialoghi sono una parte importante dell'avventura. Quando la situazione si farà concitata, avrete a disposizione la fuga in cerca di ripari presso i pentacoli o far leva sul discreto “arsenale”: pistola, fucile a canne mozze e mitraglietta. E se i nemici non fossero reali?
Il titolo degli Headfirst Productions richiede di monitorare tanto la salute fisica che quella mentale. Se per la prima basteranno bende, ago e filo per ferite più profonde, e antidoti per gli avvelenamenti… per la seconda bisognerà ricorrere agli psicofarmaci. In verità potreste usare anche la morfina - per alleviare i dolori - ma ci sono interessanti effetti collaterali che, visto il soggetto, eviterei.
Non è un titolo per tutti, è una vera esperienza horror. Il giocatore viene coinvolto tanto a livello sonoro quanto visivo: vengono simulate vertigini, allucinazioni, e annebbiamento mentale. Vivrete situazioni stressanti, il battito cardiaco aumenterà di frequenza, e sarete chiamati a distogliere lo sguardo per cercare sollievo. Ma non temete: sarete tramortiti con immagini forti, torturati e logorati continuamente dall’ansia, proverete brividi di paura e… i salvataggi saranno possibili solo in alcuni punti della mappa, evidenziati da segnali “mistici”; un po' come le macchine da scrivere in Resident Evil 4 e le postazioni di Alien Isolation.
I.A: buone meccaniche stealth; tornano di moda anche le sbirciatine a destra e sinistra tipiche di un’altra epoca videoludica; non brilla, invece, nelle sezioni puramente shooter. Ma in generale la difficoltà è alta, in alcuni punti anche frustrante.
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Ehm, scusi buon mostro, saprebbe dirmi in che direzione giungere a porto sicuro? |
Comparto grafico: l’ambientazione è fantastica e l’ispirazione è efficace, soprattutto per gli interni. Se avete avuto la fortuna di leggere prima i libri dello scrittore, vi ritroverete in queste location, e saprete anche muovervi spediti nel gioco. Predominano le tinte scure; gli “effetti speciali” sono concentrati più sulla simulazione delle aberrazioni mentali: allucinazioni, paranoia, stress, ed ansia. Vagare nella nebbia ricorda quel capolavoro di Silent Hill, e - non a caso - questo titolo non è da meno per emozioni innescate.
Comparto tecnico: texture sgranate, i dettagli grafici sono leggermente sotto le aspettative già all’uscita (nel 2006 per pc); personalmente, però, credo che in questo genere di produzioni l’aspetto tecnico (della grafica) cada in secondo piano. Dove invece bisogna puntare il dito è in qualche crash e glich grafico, che in alcune situazioni porta a ripetere alcune sessioni. Salvate spesso (purtroppo 6 slot non sono molti, ma fatene buon uso).
Comparto audio: ottima l’effettistica, buono il doppiaggio inglese. I temi musicali lavorano di concerto per innalzare la tensione, e si distorcono quando la salute mentale del protagonista si avvia al collasso.
Nota: è possibile aggiungere la traduzione italiana, i passaggi li trovate su questo blog al seguente link:
Titolo: Call of Cthulhu: Dark Corners of the Earth
Genere: horror
Sviluppatore: Headfirst Productions
Editore: Bethesda Softworks
Data di rilascio su pc: 26 aprile 2006
Commento finale: la narrativa e l’ambientazione rispecchiano la filosofia di Lovercraft, sono un chiaro esempio di eccellenza. La grafica arretrata e qualche problema tecnico potrebbero scoraggiare i più, ma visto anche un prezzo oramai basso, inviterei tutti gli amanti del horror vero a dargli un’opportunità.
Contro:
Pro:
- Atmosfera
- Meccaniche di gioco
- Difficoltà stimolante
Contro:
- Graficamente non lascia sbalorditi
- Alcuni Glitch grafici e crash
Voto 8,2
Fonte immagini: Google