State of Decay offre probabilmente la migliore esperienza survival a tema zombie nella modalità Single-player in circolazione
L'atmosfera sembra essere quella già assaporata con la serie tv "the walking dead"
La trovata di perdere le statistiche del personaggio, che stavate facendo crescere, in caso di morte (non è una cosa rara, per nulla) è geniale perchè potete continuare con un altro pg con cui avevate stretto amicizia, e ciò rende benissimo il clima. E' una lotta per la sopravvivenza e si muore, perchè la fuori è tremendo: gli zombie sono in maggioranza, e sono in cima alla catena alimentare.
E' il gruppo, per preservare la razza umana, a contare... non più il singolo
Trama: solo accennata, e si differenzia dalle molte missioni secondarie per un certo fil rouge che le intreccia; non è il pezzo forte del titolo. Sono comunque presenti alcune missioni importanti di buon contenuto narrativo. Per tale motivo vi invito ad acquistare il dlc Lifelime che espande il plot originario.
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Recensione di State of Decay |
Gameplay: ottima la profondità, per questo non vastissimo open world. Le armi si usurano, dunque portate con voi almeno 2 oggetti per il combattimento ravvicinato, e una bocca da fuoco rigorosamente con silenziatore - se ci tenete alla vostra pelle - e un paio di farmaci.
Raccogliete kit di utensili, medicine, alimenti e armi: mi raccomando non apriteli altrimenti perderete il necessario ad ampliare la vostra base. Sono presenti meccaniche gestionali ed rpg per espandere e specializzare la base, la cura per questi dettagli è stata eccezionale. Il mix d'intervento va dall'azione e il puro baccano, da partorire per sviare i morti-viventi; sino ad azioni più sobrie in puro stealth, per passare assolutamente inosservati. Un passo felpato è particolarmente richiesto nella fase di recupero delle risorse, ma non eccedete nel carico alle spalle perchè sarete più lenti nei movimenti.
E' presente il ciclo circadiano non come mero elemento estetico: di notte gli zombie sono più feroci.
Specializzate differentemente le vostre risorse umane per: supporto, difesa, recupero e assalto... ma non trascurate nessun individuo perchè la debolezza psicologica, in questo mondo folle ed ostile, vi remerà costantemente contro.
I.A: non spicca per pattern d'attacco nè per lucidità, ma attenti alle orde particolarmente fameliche perchè contro il numero elevato dei nemici c'è poco da fare, come è giusto che sia per un survival horror.
Voi siete le prede, gli zombi i predatori
Comparto grafico: sono brutte sia le animazioni che i giochi di luci ed ombre, che sono poco realistici. La paletta cromatica non sempre è ben calibrata. Le strutture sono spoglie e poco definite, mentre l'ambiente è ispirato.
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State of Decay - LucullusGames |
Comparto tecnico: sottotono, con marcate compenetrazioni poligonali. Ad esempio se siete riparati in un edificio a porte chiuse gli zombie, a volte, passeranno attraverso le pareti e ciò diventa assolutamente noioso e rovina un pò la tattica (per fortuna succede di rado). Le texture non sono in alta definizione. Questo aspetto potrebbe passare anche in secondo piano, tuttavia c'è da fare i conti anche con: l'effetto pop-up, tearing, e basso frame-rate (soprattutto se siete in auto ed in presenza di molti zombie).
Comparto audio: appena sufficiente sia per quanto concerne i temi musicali che l'effettistica.
State of Decay: Year One Survival Edition
Si tratta della versione rimasterizzata, completa dei due dlc Breakdown e Lifeline. Sono state aggiunte anche nuove: armi (fucili d'assalto dotati di lanciagranate, proiettili incendiari), missioni, veicoli (suv), e personaggi giocabili (Kelly “Sasquatch” Eldridge).Oltre alle texture in alta definizione, sono stati migliorati il sistema d’illuminazione, le animazioni, e i particellari. Mentre l’ottimizzazione resta non eccezionale: il Cry-Engine 3 palesa i soliti cali di frame-rate, il pop-in è marcato, le compenetrazioni poligonali sono evidenti, e il sistema di collisioni tra le auto non è stato rivisto.
- Breakdown vira verso il genere sandbox, con missioni a sé stanti ripetute, per incrementare numero e scorte dei sopravvissuti. Inoltre innalza la difficoltà, tant'è che non è più consigliabile vagare da soli. Vengono poi introdotti gli "eroi" (personaggi dotati di statistiche ed armi migliori), che potranno essere sbloccati al raggiungimento di specifici obiettivi
- Lifeline invece introduce un punto di vista differente sulle vicende, portandoci nelle vesti dei militari dotati di un miglior equipaggiamento ed una componente narrativa più curata. Nello specifico l’obiettivo dei marine è tentare di mantenere un minimo di ordine in città, ma soprattutto cercare di proteggere un gruppo di scienziati che rappresentano l’ultima speranza dell’umanità per tentare di debellare il virus che ha dato origine ai morti viventi. Tra le feature aggiunte spicca l’uso dei portabagagli della auto come deposito per armi ed oggetti, inoltre avremo a disposizione una nuova area da esplorare.
Titolo: State of Decay
Genere: Survival Horror
Sviluppatore: Undead Labs
Editore: Microsoft Studios
Data di rilascio su pc: 5 novembre 2013 - 27 aprile 2015 (Year One Survival Edition)
Commento finale: considerando il basso budget a disposizione il team ha fatto un lavoro incredibile, e se siete amanti del genere dovete assolutamente dargli un'occasione. Ci sono idee innovative e una modalità survival davvero emozionante; peccato per la parte tecnica poco curata, ma d'altronde il budget non permetteva grosse manovre. Se non avete acquistato il gioco base, vi conviene optare direttamente per la versione "Year One Survival Edition".
Edit: recensione aggiornata in data 10 agosto 2017, è stato aggiunto il paragrafo "State of Decay: Year One Survival Edition".
Pro:
- Atmosfera
- Mix di meccaniche action, stealth, gdr
- I Dlc offrono ancora più varietà
Contro:
- Tecnicamente ha delle mancanze
Voto 8
Fonte immagini: Google