Recensione di F.E.A.R.

F.E.A.R. e il Bullet Time, che media perfettamente meccaniche F.P.S. ed Allucinazioni Horror



Il genere horror oramai è sempre più cosa rara


Era il 2005 quando usciva questo titolo, ed era un capolavoro. L'atmosfera era eccezionale, ed alcuni elementi - che ora sono scontati - avevano avuto un forte impatto sul panorama videoludico: il sonoro tridimensionale, gli oggetti di contorno che cadevano donando spazialità e immedesimazione, un sistema di illuminazione eccellente, e un feedback delle armi ottimo.

Amico che ti è successo ?


Storia: vestirete i panni di una recluta della First Encounter Assault Recon, che si troverà ad affrontare una crisi paranormale orchestrata dal nemico di turno, denominato questa volta Paxton Fettel. Costui è in grado di gettarvi addosso una valanga di replicanti e mech. Perchè voi?
Avete dei riflessi fuori dal comune che giustificano l'uso del bullet time e... beh, non posso spoilerarvi null'altro ovviamente, sennò che gusto ci sarebbe.

Gameplay: forse è difficile suscitare in persone con background diversi le stesse forti emozioni, di sicuro i Monolith riescono ad attivare la vostra amigdala con rimandi a figure cinematografiche, come la bambina di The Ring.  Le allucinazioni del protagonista sono sapientemente accompagnate da brevi, quanto inaspettate, immagini angoscianti e repentini movimenti della schiva brunetta che vi faranno sobbalzare dalla sedia; nonostante gli anni che il titolo si porta dietro.

F.E.A.R. - Recensione - LucullusGames


Annosa questione: fa paura? 


Comparare il comparto grafico e tecnico alle produzioni odierne sarebbe ingeneroso ma 9 anni fa erano di primissimo livello. Perchè giocarlo adesso? Innanzi tutto trovo questi giochi carichi di fascino: non avevano perso l'anima videoludica della sfida.

I.A: davvero tosta. I nemici usano le coperture, ti accerchiano, si accorgono se usi la torcia, sbucano da zone d'ombra, e non ti rendono le cose facili. Inoltre c'erano i salvataggi liberi, non i checkpoint poi inclusi in FEAR 2 (voluti dalle console); non c'erano radar per i nemici, o percorsi indicati come succede oggi. Si usava la testa, altrimenti il rischio era perdersi nei meandri di corridoi simili tra loro, a causa dei pochi oggetti a schermo che gli hardware dell'epoca potevano permettersi (per differenziare i quadri differenti). I danni che il nemico faceva con le armi erano alti e bisogna essere prudenti, non come oggi che si è abituati anche alla rigenerazione totale della vita.

Accerchiato


E' un gioco che ancora oggi riesce a scatenare forti emozioni, magari se volete vivere halloween oramai alle porte potrebbe essere un'interessante opzione; certo per alcuni di voi la grafica sarà un pugno in un occhio, ma vi invito a dargli una possibilità.

Titolo: F.E.A.R.
Genere: Fps
Sviluppatore: Monolith
Editore: Warner Bros. Interactive Entertainment
Data di rilascio su pc: 17 ott 2005

Commento finale: fa paura? Credo di sì, o almeno è tra i videogames che più si possono fregiare davvero dell'appellativo di horror. Dipende da persona a persona, ma questo titolo metterà a dura prova i vostri livelli di ossitocina e cortisolo, i 2 ormoni avranno un peso fondamentale nel veicolare il grado di paura che sarete in grado di vivere.


Pro:
  • I.A. davvero egregia, non se ne vedono più di così strutturate
  • Horror vero


Contro: 
  • Corridoi troppo simili


Voto 9