Dark Messiah of Might & Magic fa un intelligente uso di elementi ambientali nel combattimento: non solo magia ed armi; ma muri pericolanti, barili, soppalchi traballanti, candelabri pendenti dal soffitto, speroni, statue…
Action-gdr atipico, fortemente inframezzato da meccaniche fps
La componente più interessante è la fantasia: sfruttare gli elementi ambientali dona dinamismo e profondità; l’avanzamento nella trama vi porterà poi nuove abilità da sfruttare. Ma non aspettatevi un classico Rpg. L’esplorazione e la vastità del mondo di gioco sono ridotte all’osso, in questo assomiglia più ad un fps che punta a partire da un punto A per arrivare ad punto B. Lo consiglio dunque a chi preferisce divertirsi nel mero scontro alla ricerca di un vario e stimolante gameplay, e non a chi ricerca profondità narrativa e gioco di ruolo.
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Recensione di Dark Messiah of Might & Magic |
Storia: Tanto tempo fa, in una galassia lontana… Ops! Mi stavo confondendo. Riformuliamo: Tanto tempo fa, nel mondo di Ashan, in un’era pennellata da sanguinolente battaglie tra Demoni ed il trio Elfi, Umani, e Nani, ci fu un mago - di nome Sar Elam - che riuscì a contenere i malvagi entro una dimensione partorita con la sua stessa anima. La “Prigione” però aveva una falla che il discepolo dell’ormai defunto mago - tale Sar Shazzar - profetizzò sarebbe stata definitivamente aperta da un giovane nato per metà uomo e per metà demone. Costui sarebbe stato ricordato come il “Messia Oscuro”.
Ora veniamo a noi, impersoniamo Sareth, discepolo di Phenrig, il nostro compito sarà confinare una volta per tutte i Demoni, grazie al teschio di Sar-Elam.
Gameplay: le magie hanno un’efficacia diversa a seconda dei nemici (però nulla di paragonabile alla incredibile varietà di The Witcher) : Aracnidi e Ghoul sono vulnerabili al fuoco, Goblin ed Orchi ai fulmini; leggete i libri per approfondire. 3 discipline in cui specializzarsi spendendo i punti esperienza: guerriero, (combattimento classico: spade, pugnali e archi, ecc… Per lasciarsi alle spalle morte e distruzione), mago (per irretire nemici, fulminarli/arrostirli), e assassino (rubare e muoversi nell’ombra, con passi felpati ed evitare gli scontri). Probabilmente la scelta più astuta sarà quella di prendere il meglio delle 3 classi e creare un personaggio poliedrico, per cavarsela nella maniera più varia nelle diverse circostanze.
L’esplorazione non gioca un ruolo fondamentale come negli RPG, qui il ritmo è frenetico, e sebbene la ricerca (mai troppo profonda) porterà a nuovi segreti, la componente principale rimane lo scontro dinamico con ondate di avversari (caratterizzazione tipica degli fps). Non ci sposteremo tuttavia solo in orizzontale, più in là recupereremo anche un arco per crearci funi e sfruttare la verticalità degli scenari come Zoya in Trine.
Essendo anche un Rpg non potevano mancare il loot system e i puzzle, quest’ultimi faranno uso del motore fisico di gioco. Il loot si concentra su armi, vesti, anelli e scudi; la parata gioca un ruolo fondamentale nell’economia di gioco. Nella parte inferiore dello schermo potete accedere all’inventario veloce, senza entrare nella schermata del personaggio; sui lati dello schermo invece avete le 3 barre verticali per tenere sotto controllo: stamina, mana e salute.
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Dark Messiah of Might & Magic - LucullusGames |
Intorno a voi esiste una marea di possibilità per sprigionare fantasia e tattiche
I.A: se da un lato i pattern d’attacco non brillano per originalità, ed anzi sono cadenzati da movimenti facilmente comprensibili, dall’altro bisogna fare particolare attenzione ai colpi subiti in quanto i danni saranno elevati, e non è affatto raro morire continuamente; fate dunque largo uso dei salvataggi rapidi.
Comparto grafico: modelli poligonali curati per i personaggi, meno per le ambientazioni esterne. I volti dei nemici mostrano lineamenti via via più induriti in concomitanza al grado di pericolosità. C’è una certa personalità anche in relazione ai personaggi: i Goblin, deboli in singolo ma pericolosi in gruppo, hanno movimenti tarantolati (rispetto ai più lenti e temibili Ciclopi), e mostrano un vocabolario più “colorito” ricordano quei simpatici cagnolini che più piccoli sono e abbaiano tanto, ma poi non risultano così pericolosi. Ottima varietà delle location: villaggi, città, boschi, cripte, fortezze, montagne…
Comparto tecnico: il motore grafico di Half Life 2 - il Source Engine - trova nuova linfa sposandosi benissimo con un setting diverso, regalandoci un'illuminazione dinamica di grande effetto; non solo stilistico, ma con ombre utilizzabili anche per le blande meccaniche stealth. Ottima la fisica per colpi, con animazioni diverse a seconda del contatto e dell’entità del danno inferto. Le Texture sono in bassa definizione, e c’è un po’ di compenetrazione poligonale.
Comparto audio: le musiche sono poco ispirate; era lecito aspettarsi una cura maggiore visto il genere di riferimento, ma sono comunque sufficienti. Il parlato gioca un ruolo anche nel gameplay, se optate per un'esperienza furtiva, i dialoghi offrono ottime frazioni di tempo per decidere come aggirare i personaggi, e magari scoprire condotti segreti. L’effettistica ambientale non è brillante, mostrando il fianco in certe situazioni. Il doppiaggio è invece più che discreto; pochi timbri vocali - su tutti la sensuale Xana - sono più curati di altri.
Titolo: Dark Messiah of Might & Magic
Genere: Action-Gdr
Sviluppatore: Arkane Studios
Editore: Ubisoft
Data di rilascio su pc: 25 ottobre 2006
Commento finale: dopo circa 9 anni non stupirà per la veste grafica, ma il gameplay risulta molto godibile ed attuale, con una struttura ambientale ricca di possibilità d’intervento, in grado ancora oggi di divertire.
Pro:
- Un riuscito e interessante mix tra meccaniche fps e gdr
- Ottima gestione della fisica
- Buona variazione delle location
Contro:
- Musiche poco ispirate
- Trama non originale, ma piacevole