Recensione di Batman: Arkham Origins

Batman: Arkham Origins è un ottimo Prequel: non innova, ma aggiunge gadget e cura maggiormente la narrativa



Mentre i Rocksteady si concentrano sul capitolo finale della loro trilogia, passano il testimone ai Warner Bros. Montreal


Quest'ultimi preferiscono battere chiodo sulle meccaniche consolidate del secondo capitolo, senza aggiungere particolare pepe ad un sistema già collaudato; limitandosi a mettere in piedi una trama coinvolgente e aggiungere qualche tweaks interessante per dare un pò più di profondità al gameplay.

Storia: come s'intuisce dal titolo, il capitolo si posiziona cronologicamente prima di Batman Arkham Asylum. Il paladino di Gotham è più impulsivo e non ancora esperto - data l'età - ma è già il famoso vigilante mascherato. Sulla sua testa, però, Maschera Nera ha posto una taglia da 50 milioni di dollari. Il malloppo fa gola ai criminali più famosi, che si metteranno sulle nostre tracce.
Anche stavolta il Penitenziario verrà preso d'assalto, e proprio quando sarebbe dovuto essere giustiziato Calendar Man.

Recensione di Batman: Arkham Origins


Gameplay: la città fredda nel periodo natalizio ha carattere. E' esplorabile per risolvere gli indovinelli dell'Enigmista, e scovare missioni secondarie, ma rimane un gioco story driven con una linearità - nella trama principale - necessaria a garantire ritmo e qualità.
Il combat system è fedele all'anima dei capitoli precedenti: possediamo qualche gadget e abilità in più, ma il feeling è identico. Il sistema d'esperienza premia la varietà nelle combinazioni in combattimento: date sfogo alla fantasia per ricevere più punti e potenziare meglio l' uomo pipistrello. Granate e decalcomanie adesive, rampino remoto, una scivolata in corsa e dei guanti elettrici rivisti sono le novità più interessanti. Usare più gadget in combattimento sarà fondamentale alla massima difficoltà, dove il freeflow (attacco, contrattacco e schivata) richiede un tempismo svizzero, e i colpi subiti pesano tantissimo.
Possiamo contare, come sempre, su meccaniche stealth: visore e K.O. nell'ombra saranno necessari contro nemici armati e in elevato numero.
La modalità detective è stata rivista: avanzamenti e riavvolgimenti saranno necessari per comprendere meglio l'accaduto sulla scena del crimine, qui è chiara l'influenza dei Dontnod per il lavoro svolto su Remember Me. Peccato sia però troppo pilotata, perdendo un pò di forza attrattiva; magari se avessero aggiunto anche la possibilità di sbagliare, sarebbe stata un'esperienza più interessante.
Peccato non siano ancora utilizzabili i veicoli più popolari del pipistrello: batmobile, batpod, ecc...è presente solo il batwing e solo per il fast travel, che rimane un buon innesto vista la grandezza maggiore della mappa di gioco.

"Io sono una persona dai gusti semplici. Mi piace la dinamite, i proiettili e la benzina! Costano poco e se ne trovano in grandi quantità!" (The Joker)


I.A: la difficoltà è salita rispetto ai predecessori, il Boss Deathstroke - alla massima difficoltà -
l'ho trovato più ostico rispetto a tutti gli altri della saga. Nemici più diversificati nelle armi e nei pattern, counter multipli (in serie più corpose) richiesti per i nerboruti "dopati" con Venom, e nuove contromosse per limitare il visore nelle sezioni stealth sono complementi ben implementati.

E' ora di dare inizio alla festa -  Batman: Arkham Origins

Longevità: molto alta. Tra una trama principale (circa 20 ore), numerose sotto-quest, tante prove d'abilità nella Batcaverna, le sfide dell'Enigmista (talune molto stimolanti), e la partita New Game Plus ci sarà molto tempo per godersi i panni di uno degli supereroi più apprezzati dei fumetti.

Comparto grafico: notevole il lavoro svolto sul design per i costumi dei personaggi principali, tuttavia qualche lineamento del viso più morbido avrebbe trasmesso maggiore emozione. La città è affascinante, ed il clima d'inquietudine è reso magistralmente.

Comparto tecnico: sono stati risolti con patch alcuni bug presenti al day one (c'erano dei crash). Il titolo presenta comunque le solite mancate limature: un pò d'interpolazione poligonale, e qualche glitch grafico. La tecnologia PhysX dà un qualcosa in più in termini di personalità a Gotham nell'interazione atmosferica, ma il colpo d'occhio è ottimo anche con schede Rosse. Il frame-rate non è sempre granitico, ma si assesta bene sui 60 di media. I  molti filtri a disposizione rendono il titolo adatto agli hardware più vari, anche se richiede comunque una certa qualità delle componenti per goderselo appieno.

Batman: Arkham Origins - LucullusGames


Comparto audio: sulla falsa riga dei predecessori, ci ritroviamo con un ottimo doppiaggio in inglese mentre l'italiano - seppur curato nei contenuti - risulta affetto da un pò di asincronia nel labiale. Eccezionale la colonna sonora.

Titolo: Batman: Arkham Origins
Genere: Action-Adventure
Sviluppatore: WB Games Montreal
Editore: Warner Bros. Interactive Entertainment
Data di rilascio su pc: 25 ottobre 2013

Season Pass: oltre a nuove skin e costumi, sono presenti 2 Dlc maggiori. Initiation, ambientato in Corea del Nord (sulle vette del Changbai), ci impegna a portare a termine la prova finale dell'addestramento con il maestro Kirigi. Cold Cold Heart, invece, ci permette di affrontare Mr. Freeze in una campagna incentrata sul rapporto con Ferris Boyle.

Commento finale: giudicando il prodotto finale non si può negare di essere davanti ad un gioco di grande qualità, con un fanservice mai così curato, però i ragazzi di Warner Bros. Montreal non hanno avuto il coraggio di andare oltre quanto già visto. Innovare il gameplay avrebbe forse richiesto troppo tempo, per un prodotto che doveva mantenere caldo l'interesse prima Arkham Knight. Ma non c'è stata neanche la volontà (e l'intraprendenza) nel cogliere l'opportunità di far maturare la coscienza e la forza di Bruce Wayne: si poteva, ad esempio, evidenziare (anche solo a livello narrativo) come sarebbe poi diventato l'eroe di Gotham.

Pro:

  • Longevità
  • Atmosfera molto curata
  • Campagna Principale solida
  • Livello di difficoltà appagante


Contro: 

  • Qualche imperfezione tecnica
  • Manca uno stacco più profondo rispetto al predecessore

Voto 8,8







Fonte immagini: Google