Recensione di Dishonored

Dishonored offre grande libertà di approccio, con azioni che determinano marcatamente finali alternativi



Uno stealth game di qualità eccezionale


Gli stealth moderni di ottima qualità sono rari e per gli appassionati la cupa e magica città di Dunwall e il suo Corvo, sono un porto dalle fondamenta sicure e appaganti. Come in un lontano passato sconvolto da quella perla del primo Thief, che ridefinì i canoni del genere.

Dishonored - LucullusGames


Storia: impersoniamo Corvo Attano, guardia del corpo del regnante. Appena uccisa l'alta carica, siamo accusati della morte, nonché del rapimento dell'erede, Emily. Veniamo dunque condannati a morte, ma verremo aiutati nell'evasione.
Avendo a che fare con un'atmosfera fortemente anglosassone, il nostro nuovo rifugio-Base operatrice non poteva che essere l'Hound Pits Pub. L'obiettivo sarà terminare i creatori del complotto e restituire Dunwall alla legittima sovrana: Emily. Dopo averla liberata.


Ciò che manca è l'immedesimazione, l'empatia con un personaggio complesso


Corvo Attano è muto, ma malleabile alle nostre necessità... Si finisce col creare un distacco, complice una trama forse non originale né troppo avvincente. Lo stesso senso di estraneazione lo si prova con alcuni vicoli della città, dove i personaggi risultano a volte messi li a caso, per creare diversivi, a fare da cornice.

 Recensione di Dishonored


Gameplay: nelle meccaniche il titolo ha pochi punti deboli, forse l'acquisizione della buona padronanza del teletrasporto sbilancia un po' la difficoltà dalla vostra; ma viene un tantino compensato dall'elevata aggressività dell'I.A. una volta stuzzicata da un nostro possibile errore.
Il gioco può essere svolto con un approccio più action o shooter, ma non restituisce la stessa soddisfazione resa in stealth: forse godersi qualche licenza action, in piccole occasioni di svago, può essere la soluzione indicata ai più.
Il level design dei livelli è fondamentale in questo genere di titoli, e qui è stato centrato in pieno l'obiettivo, con cunicoli e accessi secondari: le meccaniche offrono un quadro ad ampio spettro, evidenziando diversi spunti tattici come e la trovata del possesso di corpi animali (pesci e ratti), o la troppo spesso dimenticata "sbirciatina" da coperture e serrature; tutto ciò moltiplica le opzioni e l'interpretazione degli scenari.
Gli altri poteri (oltre al possesso dei corpi e teletrasporto), consentono di: evocare famelici ratti, vedere oltre i muri, creare onde d'urto, e rallentare il tempo. Queste abilità consumano "mana" e sono migliorabili attraverso le rune disseminate nelle location.
Se la mano destra è riservata alla spada, la sinistra può invece offrire più opzioni: mine, granate, pistola, e balestra con differenti tipi di dardi (anche tranquillanti).



Comparto grafico: buono ma non eccezionale, con location d'atmosfera dark fantasy di ottimo impatto per una città malata e cupa. I modelli poligonali sono però poco dettagliati; lo stile punk nel vestiario mostra ricercatezza, e si sposa bene con elementi presi a prestito da altre epoche.

Comparto tecnico: in generale è buono, ma sono presenti alcuni singhiozzi dovuti all' Unreal Engine 3, un po' datato. C'è un pò d'interazione poligonale, e ragdoll non sempre naturali.

Comparto audio: ottimo nel doppiaggio in inglese, meno nella controparte in italiano; poche musiche, ma di buon impatto.


Versione "Game of the Year Edition" include tutti i contenuti acquistabili separatamente, conviene optare per questa perchè i dlc non vengono quasi mai scontati molto


Capitolo dlc: consiglio il Pugnale di Dunwall e le Streghe di Brigmore che ampliano il lore. E offrono la possibilità di avere a che fare con Daud: un personaggio intrigante, scandito da vicende curate nel contenuto e nel ritmo.

Titolo: Dishonored
Genere: Stealth
Sviluppatore: Arkane Studios
Editore: Bethesda Softworks
Data di rilascio su pc: 12 ottobre 2012

Commento finale: per gli amanti degli stealth è un acquisto quasi imprescindibile, peccato che in alcune sezioni sia palpabile la sensazione di essere in una sorta di laboratorio, in cui esercitarsi sì nelle ottime meccaniche di gioco, ma non in una splendida città dark, afflitta da una peste non solo fisica ma anche emozionale.


Pro:
  • Ottime meccaniche Stealth
  • Finali alternativi
  • Atmosfera cupa e malata di Dunwall
  • Level design


Contro: 
  • Poca empatia verso un personaggio muto e schivo
  • Tecnicamente si poteva fare di più


Voto  8,7



Fonte immagini: Google