Resident Evil Revelations evidenzia buone meccaniche survival. Offre inoltre una forte tensione, da tempo aliena ai moderni capitoli della serie
Revelations: claustrofobici corridoi, limitate munizioni, e impacciati movimenti
Nato su una piattaforma lontana dalle origini: il Nintendo 3Ds vanta un’impostazione, un numero di tasti, e un hardware totalmente diversi dallo standard su pc. Questo capitolo andava strutturato dunque diversamente, puntando su meccaniche gioco forza differenti.
Ambientato cronologicamente fra Resident Evil 4 e Resident Evil 5… Ci ritroviamo con una bellissima -e nuovamente mora- Jill Valentine, sulle tracce del ex-partner B.S.A.A. Chris Redfield scomparso a bordo di una misteriosa nave da crociera, tra le tempestose braccia del Mediterraneo. Il luogo però è un crogiuolo infestato da esseri mutati dal T-Abyss, un ceppo circoscritto del T-virus…
O schivi all’ultimo secondo... O subisci l’affondo
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Recensione di Resident Evil Revelations - LucullusGames |
Gameplay: un mix tra meccaniche viste nel 4^ capitolo e tendenze che strizzano l’occhio ai primi 3, pur senza raggiungere mai quel terrore da tempo sepolto. La tensione è la caratteristica più interessante, proverete sensazioni anche più forti di quelle intraviste nel 4^ cap.
I movimenti limitati giocano il ruolo da protagonista in mare aperto. Lo spostamento in corridoi stretti, percorribili in sole 2 direzioni, è impreziosito da munizioni limitate; che tuttavia non vi salveranno sempre da attacchi ravvicinati. In questi casi non vi resterà altro da fare che schivare l’affondo. Ma qui viene il bello: la schivata non è una manovra sempre disponibile e dinamica come nel 6^ capitolo. E' attuabile solo all’unisono con l’attacco avversario, ormai prossimo alle vostre membra, e richiede una sincronia con poco margine di manovra. Perso l’attimo, subirete il colpo.
Sempre in contrapposizione a Resident Evil 6 ora gli attacchi corpo a corpo non producono più ingenti danni, e soprattutto non presentano più animazioni da wrestling. Alcune bocche da fuoco saranno reperibili solo in conseguenza di determinate azioni (piccoli “enigmi” noti ai fan di vecchia data). La progressione nella storia renderà disponibili nuove risorse (lanciarazzi incluso) come da consuetudine.
In alto a destra una scarna mappa, non vi indica il percorso da seguire, ma è ricamata con un po’ di backtracking, necessario anche per accedere ad aree in precedenza prive di pass; ma non eccedete troppo nell’esplorazione -se siete poco pazienti- perché una vecchia conoscenza potrebbe ripresentarsi più e più volte, con intenzioni poco simpatiche.
Niente co-op nella campagna principale; ma il Raid, modalità secondaria, è affrontabile anche in cooperativa in locations già viste (con difficoltà crescenti). Smorza la tensione in favore del dinamismo, offrendo maggiore personalizzazione ed evidenziando le zone deboli dell’avversario (mettendo a schermo l’ammontare del danno reso ad ogni colpo).
Le armi sono potenziabili con kit da reperire, non sempre alla luce del sole
Il fucile da cecchino è lento e scarno nei colpi ma offre una danno poderoso, in tal caso conviene intervenire per moltiplicare ulteriormente il danno e migliorare il caricatore; la mitragliatrice fa poco male, quindi potreste approfittarne per aggiungere la paralisi totale per l’avversario, ecc...
Oltre alle consuete armi…c’è il Genesis, uno scanner che andava limitato nell’uso. Permette di analizzare le stanze e gli oggetti in cerca di segreti celati all’occhio; tuttavia crea un eccessivo distacco dal clima e rende la ricerca troppo facile, facendo perdere il gusto della scoperta.
I.A: avversaria è priva di profondità, non spicca per pattern d’attacco vari o impegnativi; la difficoltà sale per via del level design dei livelli, studiato per punire l’imprecisione dei nostri colpi e limitare i nostri movimenti. Per la prima volta assistiamo però ad una I.A. dei nostri partner davvero scarsa, quando colpiscono il nemico, sembrano appena scalfirlo e non di rado assistiamo ad un ingiustificabile immobilismo. Toccherà fare tutto a noi.
Difficilmente mi lamento della cura estetica dei personaggi ma proprio non riesco a capire a cosa si sia ispirato il designer che ha concepito Raymond Vester, un viso “strano” dalla capigliatura eccessivamente sopra le righe… Si poteva fare decisamente meglio.
Resident Evil Revelations è orfana della modalità co-op
Comparto tecnico: troppi i caricamenti da una zona all’altra, il titolo non è per nulla pesante ergo sarebbero ingiustificati. Una scelta nostalgica o un porting meno impegnativo? A voi la scelta, personalmente voglio propendere più per la prima, le texture sono state riviste (anche se rimangono in bassa definizione), migliorati soprattutto i volti, idem per le cut-scene. Ma non aspettatevi miracoli, del resto il titolo è stato sviluppato inizialmente per una console portatile ed infatti anche i controlli limitati ne risentono nella varietà d’intervento. Più che sufficienti i particellari e il sistema d’illuminazione; ma si poteva fare di più, visto anche il prezzo di lancio su pc, elevato se rapportato ad un mero lavoro di conversione.
Chicca: alcuni oggetti utili per risolvere enigmi e i nemici verranno posizionati diversamente in base alla difficoltà selezionata e ad ogni riavvio della partita.
Comparto audio: ottimo il doppiaggio e l’effettistica. Anche i motivi audio sono d’impatto, creando un’atmosfera più profonda rispetto agli ultimi capitoli. I dialoghi mantengono quella solita verve da B-movie, in avaria fra una comicità apparentemente fuori luogo (vedi la coppia Keith-Quint), e la classica scontatezza del caso.
Titolo: Resident Evil Revelations / Biohazard Revelations
Genere: Survival Horror
Sviluppatore e Editore: Capcom
Data di rilascio su pc: 20 maggio 2013
Commento finale: elementi in vecchio stile, tecnica narrativa con qualche colpo di scena e nemici in grado di assorbire una mole notevole di munizioni... Ci regaleranno alcuni momenti di grande tensione. L’I.A. non brilla per profondità, ma il level design dei livelli rende i nemici più pericolosi. Un titolo che strizza l’occhio ai nostalgici, una insperata boccata d’aria per il brand, ma tecnicamente non in pari con il momento storico di riferimento. Se siete più interessati al gameplay e alle meccaniche retrò che alla veste grafica, puntateci forte; vi darà delle soddisfazioni.
Pro:
- Tecnica narrativa
- Alcune scelte di game-design proprie dei primi Capitoli
- Tensione
Contro:
- Troppi caricamenti
- I.A. alleata scarsa
Voto: 8
Fonte immagine principale: Google
Fonte altre immagini: Screenshot personali