Recensione di Driver San Francisco

Driver San Francisco è il regno dello spettacolo, del caos e della distruzione su larga scala: l’anima di Tanner è in grado d’impossessarsi dei corpi di ignari guidatori



I Reflections ideatori del divertentissimo Destruction Derby, scardinano i connotati del brand Driver 




Sfida tra bolidi fiammeggianti
La guida non è più il centro di gravità permanente della saga; lo Shift rende possibile battere qualsiasi pilota alla guida, anche del mezzo più potente… Come?
Basta impossessarsi del corpo di un ignaro cittadino: meglio se al volante di un grosso Tir e mettersi dinanzi al pilota che ci precede, oppure nei panni di un guidatore alle prese con un furgoncino sì da mandare fuori strada il nostro avversario, o creare un incidente su larga scala in un tratto precedente sì da rallentarlo e magari invischiarlo nella confusione… Troppa fatica? Allora cosa ne dite di trovare un’auto ancora più veloce della nostra, e magari già davanti il nostro avversario e vincere facile? Ecco appunto, la vostra immaginazione è l’arma migliore per vincere in Driver: con le buone o con le cattive.


Il fascino retrò
Storia: l’agente John Tanner, riesce dopo diversi anni e tentativi a catturare il criminale Charles Jericho; qualcosa però non quadra, elaborata la dura sentenza il nostro ex fuggiasco si mostra eccessivamente tranquillo in galera. Sicché giunto il blindato per il trasferimento del criminale, Tanner decide di scortarlo, a bordo della sua muscle car. Ecco che succede l’inaspettata fuga: complici una misteriosa donna e un agente corrotto. Jericho si dà alla fuga, elemento da sempre distintivo della saga, che porterà al tamponamento di Tanner in un terrificante incidente stradale… Incredibile a dirsi, il nostro eroe ne esce illeso salvo una piccola stranezza, probabilmente dovuta al trauma… I cartelloni pubblicitari pare siano scritti espressamente per la sua coscienza, e forse sta sognando… Ma pare proprio che Tanner sia in grado di impersonare corpi di cittadini diversi…Un nuovo potere ? O una botta di troppo?
Lo Shift in azione
S’innesca un cinematografico inseguimento
Ad ogni modo la storia deve procedere tra realtà e sogno e/o universo parallelo. Ci rimboccheremo le maniche per riportare in gatta buia il cattivone.

I pedoni però sono "alieni": non riuscirete mai ad investirli...


Avete tempo per un fuoristrada?
Gameplay: la capacità di Tanner, denominata Shift, ci consente di entrare nelle vesti di personaggi secondari ben caratterizzati e mere comparse, per intraprendere le decine di missioni secondarie; divertenti ed estemporanee all’inizio ma un po’ ripetitive alla lunga. Del resto siamo pur sempre alla guida di auto, le situazioni si ripeteranno per forza di cose. La trama principale è avvincente ed è raccontata molto bene, anche grazie all’ausilio di inquadrature ed elementi hollywoodiani. Tra i vari compiti da porre in essere figurano: corse contromano, inseguimenti, gare clandestine, sorpassi entro un determinato lasso temporale, ecc…
C’è dell’altro, qualcosa di più tradizionale: determinate azioni che puntano alla spettacolarità come un sorpasso al limite, lunghe derapate, salti particolarmente elevati, ecc… Incrementeranno il denaro guadagnato, utile ad acquisire nuove auto da collezionare, tutte licenziate tra cui la Pagani Zonda. Sono presenti anche collezionabili disseminati in città, necessari per sbloccare divertenti extra.
Le vetture mostrano un modello di guida non realistico ma diversificato tra veicoli di classe differente; elemento comune è comunque una leggerezza dei mezzi che consente giochi in controsterzo e…spettacolari quanto azzardate derapate in curva; con uno stile che fa il verso al telefilm Hazzard.

Recensione di Driver San Francisco - LucullusGames


Comparto grafico: la paletta cromatica predilige pennellate energiche e toni volutamente esagerati, in linea con il genere arcade. San Francisco è ricreata sulla base della controparte reale; lo sforzo è stato elevato a giudicare dal buon lavoro svolto.

La mappa di gioco
Comparto tecnico: sistema delle collisioni in Driver San Francisco è arcade. Al contatto sussegue un rimbalzo indipendentemente dalla velocità o dall’angolo dell’impatto. La fluidità potrebbe mostrare il fianco su hardware datati: il motore di gioco ci regala una città viva, ricca di mezzi ma nelle situazioni più concitate potreste perdere per strada qualche frame. Buona la modellazione poligonale delle vetture, meno efficaci le texture ambientali.

Comparto audio: ottimo. Sono state scelte soundtrack celebri e vicine al ritmo e allo spirito folle e chiassoso del gioco. I dialoghi mostrano un ricercato tono sopra le righe e risultano sempre divertenti.

Titolo: Driver San Francisco
Genere: Racing Arcade
Sviluppatore: Ubisoft Reflections
Editore: Ubisoft
Data di rilascio su pc: 29 settembre 2011

Commento finale: i fan della saga potrebbero storcere il naso. Molti si sarebbero aspettati un titolo di guida come Grid 2 o un Need For Speed; in effetti Driver San Francisco è spiazzante nella sua idea, ma è originale.
In un settore videoludico in cui le scelte azzardate vengono messe da parte perché troppo rischiose, io voglio premiare questo coraggio. Se volete provare un’esperienza diversa dategli una chance, se cercate un titolo di guida arcade nel senso più tradizionale, probabilmente vi conviene virare su altri lidi.


Pro:

  • Ottima implementazione dello Shift
  • Trama narrata in maniera avvincente


Contro: 

  • Non è un titolo di guida canonico


Voto 8



Fonte immagine principale: Google
Fonte altre immagini: screenshot personali