Recensione di DOOM 3

Doom 3 è tetro, claustrofobico, agonizzante, e opprimente


Avanzate lenti, quasi immobilizzati. Rumori, grida, nemici: ma dovete proseguire, e allora piantate il prossimo piede nell’ennesimo vicolo buio quando... 


Ancora oggi riesce a prenderti a sberle: è una sensazione forte, se non si è abituati diventa quasi immobilizzante. Alcune scelte di game design potrebbero far discutere “o la torcia o l’arma”: sembra assurdo non poter averla inclusa sul fucile, e pure pensateci un attimo: state varcando una zona lugubre, illuminata solo da un neon agonizzante e poi, varcato l’angolo a 90°… Nulla.
Calano le tenebre, e non si sente anima viva, eccetto un cigolio acuto, di quelli martellanti e… Sapete che qualcosa succederà, è ovvio! Ma avanzare senza torcia vi esporrebbe troppo, d’altro canto senza un’arma carica non potreste difendervi. Ecco… Riuscite a cogliere la sensazione d’impotenza? Subirete per forza il primo attacco: se non riuscirà a mettervi KO l’immagine, il suono, la velocità del fendente… Pagherete almeno quei secondi necessari per passare dalla torcia all’arma.
Questo è Doom 3, la prima parte almeno.

Nel proseguo, l’andamento verrà smorzato, ma non perché la tensione cali, quanto piuttosto sarete oramai consci di cosa aspettarvi, e vi concentrerete più sull’altra anima: quella splatter


Storia: si tratta di uno spin-off, non un seguito diretto di Doom 2.
Marte anno 2145, siamo stati trasferiti su una base di ricerca della U.A.C. Una missione di routine? Chi ci crede più ?! Forse quando ci s’imbatte in un artefatto indigeno lasciato in bella mostra bisognerebbe girare i tacchi in fretta e furia; ma no, gli scienziati altolocati della U.A.C. decidono d’investigare ed aprire niente di meno che un portale per l’inferno. Anime dall’oltretomba s’impadroniscono dei corpi umani: dapprima uccisi, e in seguito rianimati, con l’unico scopo di annientarci. E' tutta colpa di Malcolm Betrüger se…
Se da un alto va apprezzato il lavoro sui dialoghi tra personaggi terzi, e i video dei Pda, realizzati per donare maggiore immersione, e reperire informazioni sulle precedenti azioni; dall’altro va evidenziato che avremo a che fare con l’ennesimo personaggio principale senza carattere, senza carisma e senza nome, che non spiccica una parola.

L’incipit è straordinario: parte lento, e poi cresce


Recensione di DOOM 3 - Recensione


Gameplay: Da un momento all’altro finestre, soffitti, condotti d’areazione, … Ogni angolo buio darà forma alle vostre paure. E voi, in bugigattoli senza uscita, non potrete far altro che affrontarle.
La più grande critica al titolo di id Software fu l’andamento su binari, i famosi corridoi continui.
Non si può certo negare la struttura lineare, e quella sensazione di non saper dove andare. Persi in stanze apparentemente tutte uguali, alla ricerca del Pda: ascoltare la traccia audio, recuperare il codice per sbloccare la porta, ed avanzare così in una litania continua. E’ la classica formula dei precedenti Doom: prima c’erano le semplici chiavi da scovare. La scelta fatta in Doom 3 è funzionale, anche se non innovativa; ma precipua alle semplici e collaudate meccaniche di gioco. La novità sta nel motore grafico: ora capace di colpire il giocatore anche al livello audio-visivo.
Movimenti possibili: scattare, accovacciarsi, spostamenti laterali; ma nessuna cover system o sporgenza.

Gunplay: gli spazi angusti non permettono tatticismo, e le armi ne risentono un pochino nella non eccezionale varietà; restano le gittate differenti e i rimbalzi da valutare, manca però una modalità per il fuoco secondario.
Ottime: la Sega Elettrica, il Fucile a Pompa (devastante a 2 metri quanto inutile da lontano), la Mitragliatrice, il Plasma Gun, il roboante BFG. La novità? Il più terribile dei giocattolini: l’artefatto marziano, il “Soul Cube”. Completano il quadro: il Lanciamissili, la Pistola, l’Uzi, e le Granate.
Scegliete bene quali armi usare nelle diverse situazioni perché le munizioni non sono tantissime, si passa dall’avere un completo arsenale, al dover fare i salti mortali per raccattare qualche pallottola (limitate nelle scorte massime), quindi lasciate le armi più potenti per le occasioni più "felici".

I.A: aggressiva, ma priva di inventiva; nemici diversi, attacchi simili.
Spesso si è soliti confrontare questo Doom con Quake 4: quest’ultimo ha una I.A. più strutturata che si avvantaggia anche di spazi più larghi, Doom 3 colpisce più per l’atmosfera che per i pattern d’attacco nemici.
Ma non abbassate la guardia, Doom 3 non è un gioco facile; non ci sono molti spazi di manovra negli angoli angusti, dunque colpite e fatelo in maniera precisa: alla testa. Quattro livelli di difficoltà, l’ultimo - Nightmare - andrà sbloccato.

Nervi tesi e Sussulti ad ogni anfratto


Comparto grafico: ottimo sistema d’illuminazione; un gioco di luci ed ombre carico d’atmosfera. La paletta cromatica predilige colori tetri e fiotti purpurei intervallati da intermittenti bagliori al neon.

Comparto tecnico: buone le animazioni e la struttura anatomica dei mostri, completamente rivisti. Ottimi per l’epoca gli effetti particellari per le esplosioni e il lavoro sugli shader. Le texture sono in bassa definizione. All’epoca bisognava dotarsi di un hardware d’ultima generazione, ma ora il titolo risulta fluido anche con monitor ad alti frame: frutto di una buona programmazione con le OpenGl.

Comparto audio: in verità mancano dei motivi in grado di accompagnarci mutuando la tensione. E’ una precisa scelta quella degli sviluppatori: puntare tutto sull’effettistica senza preparare il giocatore ai momenti topici, farlo crogiolare senza meta nelle sue incertezze e colpirlo con l’effettistica quando meno se l’aspetti. Preparatevi ad urla, mugolii, segnali acuti, suoni ultraterreni, sibili, ticchettii, e…

Titolo: DOOM 3
Genere : Fps
Sviluppatore e Editore: id Software
Data di rilascio su pc: 3 agosto 2004

Commento Finale: non spicca per meccaniche innovative nell'avanzamento, nè ridefinisce lo scontro vero e proprio. Il punto forte è l'atmosfera, ma se volete provare Doom 3 non prendete la versione BFG, ma questa liscia. Il restyling della BFG ha migliorato leggermente le texture, ma ha perso in atmosfera grafica: i nuovi effetti speciali hanno perso incisività; inoltre la torcia è in questa versione usabile insieme alle armi. La BFG è utile semmai per essere una collection di tutti Doom più le espansioni.


Pro:

  • I.A. aggressiva
  • Sistema d'illuminazione 
  • Atmosfera incredibile


Contro: 

  • ... Ma priva d'inventiva
  • Avanzamento lineare


Voto 8,5


Fonte immagini: Google