Recensione di Colin McRae: DIRT

Colin McRae: DIRT è il primo titolo della serie Dirt, nonché l'unico vero sistema ibrido della saga, poi si virerà sull'arcade



Gameplay: 3 modalità. Rally World, una serie di gare veloci il cui numero di auto (46) e circuiti selezionabili vanno sbloccati nella modalità carriera; Campionato Rally, una serie di campionati dislocati nelle maggiori Nazioni del globo terracqueo; Carriera, ove scalare una piramide di eventi strutturati in livelli di difficoltà, con una curva molto differenziata e aiuti che vengono via via meno.
La scelta oculata del bolide è fondamentale, pena prestazioni non adeguate; premi in denaro permetteranno di acquistare nuove auto e livree.
Diverse sono invece le singole categorie di gara: il classico e tecnico Rally (che nelle successive edizioni virerà sempre più sull’arcade); il Rally Cross con tracciati su strada e off-road; il Crossover per testa a testa eseguiti su due piste parallele; il Rally Raid con diverse auto su uno stesso tracciato off-road; Hill Climb in cui guidare mezzi, decisamente più potenti, su piste di montagna dalle curve arzigogolate; ed in ultima analisi la Championship Off-Road Racing, per scarrozzare su sterrati a bordo delle buggy in scontri all’ultima sportellata (preludio ad una visione futura del brand più leggera). Peso potenza e accelerazione dei diversi modelli di auto incidono sensibilmente sul modello di guida.


Sono braccato, ma ti sorpasserò


Il sistema di guida è ibrido, inoltre molti aiuti se tolti aumentano il grado di sfida. Le curve non sono ostiche come nei titoli simulativi, ma se non prese con la giusta angolatura possono causare uscite più o meno rovinose; lo spazio di frenata è più ridotto del reale. Il gioco acceleratore-freno risulta semplice nelle meccaniche con un’efficacia eccessiva per i 2 pedali rispetto alla realtà.
Sono presenti i danni e sono disponibili 60 minuti, tra una sessione e la successiva, per poter intervenire almeno sulle componenti più importanti pena la perdita della velocità (in caso di rottura del motore), uscite fuori tracciato (in caso di danni allo sterzo), ecc…

I.A: bilanciata. In base al livello scelto tra i 5 disponibili, i piloti avversari saranno più aggressivi, anche nei contatti, e commetteranno meno errori. Anche i danni avranno effetti maggiori.


Recensione di Colin McRae: DIRT


Comparto grafico: gli ambienti esterni sono curati, non come in altre produzioni dove vengono relegate in secondo piano (come per i titoli Milestone); decisamente meno appagante invece il pubblico, sporadico e piatto. Gli effetti legati alla pioggia ed al fango sono esteticamente appaganti, ed impattano anche sul modello di guida, elemento quest’ultimo non implementato da molti titoli racing. Buona la resa degli effetti particellari per le polveri che via via sporcheranno progressivamente i mezzi durante la gara. I riflessi invece non sono sempre all’altezza.

Comparto tecnico: la gestione della fisica di veicoli è buona, con una risposta verosimile nei danni. Buona anche l’interazione con l’ambiente esterno: staccionate, segnali stradali, alberi subiscono danneggiamenti nei contatti coi veicoli. Ottima poi la resa delle ombre dinamiche. Texture invece in bassa definizione.

Comparto audio: buona la campionatura dei motori, un po’ meno l’effettistica ambientale che risulta comunque più che sufficiente.


Titolo: Colin McRae DIRT
Genere: Racing ibrido
Sviluppatore ed Editore: Codemasters

Data di rilascio su pc: 15 giugno 2007


Colin McRae: DIRT - LucullusGames


Commento finale: questo è l’ultimo titolo targato Colin Mcrae, alla sua memoria va l’ultimo pensiero di questa recensione, ricordando l’uomo e il pilota campione del mondo che ha accompagnato tutti gli sportivi.


Pro:
  • Il modello di guida ibrido non ha punti deboli 
  • Le differenti condizioni del terreno impattano sulla guida


Contro: 
  • Texture in bassa definizione


Voto 8