Recensione di Alien Isolation

Alien Isolation vi permette di Scappare, Nascondervi, Aggirarvi nell'ombra, e persino Implorare pietà... Ma tutto ciò non vi basterà a salvarvi la vita



Lo xenomorfo vi fiuta, si prende gioco di voi


Arma letale
Siete costantemente braccati, ed ogni minimo rumore è un passo in più verso morte certa. Si muore spesso in Alien Isolation e sebbene abbiate gadget per confondere, e per monitorare nemici nelle vicinanze, l'alieno è più veloce: cambia percorso e fiuta la vostra paura.
Creative Assembly rinnova il genere survival-horror, elevando finalmente il medium videoludico: per la prima volta questa categoria fa provare emozioni di forte tensione; probabilmente non proverete paura ma i vostri nervi saranno sull'orlo della crisi in più circostanze, e non potrete farci nulla.

Androide Z
Storiaprosegue dopo l'incidente della Nostromo [quindi dopo il primo Alien di Ridley Scott, se non l'avete visto o se è passato molto tempo riprendetelo, è un capolavoro]. A 15 anni dalla scomparsa di sua madre Ellen, Amanda cerca la scatola nera in cerca di risposte; si recherà dunque sulla stazione spaziale Sevastopol... Ovviamente vi troverete ad affrontare varie missioni di soccorso, strumentazioni in avaria ecc...

Particolari minuziosi

Gameplay: sfrutta meccaniche tipiche dello stealth. Gadget per sviare il nemico con: bombe acustiche, fumogeni, granate emp, e flash... ma solo dopo aver recuperato i progetti per costruirli. Sono presenti anche armi più tradizionali, come pistole, lanciafiamme, e fucili con munizioni limitate; ma il nostro protagonista non è un soldato e non saranno la scelta più saggia. Dovete muovervi nell'ombra, e usare condotti d'areazione visibili solo esplorando bene l'area.
Il sistema di salvataggio non rende facile le situazioni: è posto in zone da esplorare in punti lontani tra loro ed è lento.

Il futuro elaborato con occhi degli anni '70
I.A: dell'alieno è stata curata molto bene; un pò meno efficace, apparentemente, per umani e androidi, ma credo sia stato voluto per differenziarli dal vero nemico mortale: lo xenomorfo. Gli androidi sono facilmente aggirabili, scappando o correndo attorno ad un grosso oggetto; con gli umani le armi sono molto efficaci, ma provate a non uccidere nessuno e la difficoltà salirà alle stelle, anche con questi.
Potete sfruttare: percorsi secondaripunti ciechi (esistenti o creandoveli togliendo la corrente elettrica), cunicoli, e armadietti di varie dimensioni - ma attenti a trattenere il fiato (ok, ok, non intendo solo il vostro, ma anche quello di Amanda ), perchè lo xenomorfo potrebbe darvi la possibilità di non dilaniarvi subito, giocando un pò col cibo.

Alien Isolation: il level design dei livelli è ottimo


Ellen
Capitolo Dlc: in generale aggiungono nuove mappe per la modalità sopravvivenza, sfide a tempo e leaderboard per confrontare le performance dei vari giocatori. Un paio di espansioni sono più nostalgiche che profonde come esperienza: con il crafting messo in secondo piano, si concentrano più sulla fuga, lasciando al giocatore il solo lanciafiamme. La ricostruzione degli ambienti della Nostromo ricalca fedelmente quanto visto al cinema.
La narrativa è spesso risicata, e si concentra o sulle fasi a bordo della Nostromo o sulla Sevastopol nelle ore precedenti l'inizio della campagna principale, ma si vivono alcuni momenti intensi grazie a una I.A. dello Xenomorfo ancora più raffinata rispetto al gioco base. Se vi è piaciuto il titolo, vi consiglio dunque il season pass, se non avete ancora Alien Isolation prendete la versione Collection (completa di dlc).

  • Unica Superstite: nei panni di Ellen Ripley (madre di Amanda, con il volto di Sigourney Weaver) tenteremo di distruggere la Nostromo per annientare l'Alieno. Non ci sono: Androidi, crafting (profondo come nel titolo base), Facehugger, e mini-giochi. Possiamo contare solo sul lanciafiamme, i corridoi stretti sono ancora più carichi di tensione.
  • Equipaggio Sacrificabile: ancora sulla Nostromo, possiamo decidere se impersonare Dallas, Ellen, o Parker. L'obiettivo è mandare nello spazio, fuori dalla nave, lo xenomorfo. La trama è più interessante di altri dlc, ma optare per uno o l'altro dei personaggi non cambia granché l'esperienza.
  • Un posto sicuro: dal punto di vista del gameplay presenta più varietà degli altri contenuti. Oltre a fuggire e difenderci con il solo lanciafiamme, saremo chiamati anche a portare a termine alcuni compiti: operazioni già viste nella campagna principale ma qui confezionate in maniera diversa.
  • Ultimo Contatto: impersoniamo Axel. Abbiamo perso i contatti con il resto della squadra e dobbiamo salvare la pellaccia affrontando androidi, umani, e xenomorfo armati di revolver e boltgun.
  • L'innesco: è un prequel del titolo base, ambientato sulla Sevastopol. L'obiettivo sarà stanare l'Alieno con degli esplosivi da posizionare in luoghi precisi, nel frattempo avremo a che fare con i poco amichevoli androidi.
  • Trauma: indossiamo il camice del Dr Lingard, ufficiale medico di bordo, la nostra mission è salvare i superstiti della stazione spaziale.
  • Corporate Lockdown: il nostro protagonista è Ransome, deciso a scappare dalla Sevastopol con i dati decodificati degli eventi accaduti sulla Nostromo. La squadra Weyland-Yutani non è ancora arrivata e dunque ci offre una prospettiva differente delle vicende.


La sua ombra vi bracca

Comparto grafico: eccezionale, soprattutto per la ricostruzione maniacale degli ambienti, di un futuro visto con gli occhi dello scrittore Dean Foster e suoi fantastici anni '70.
Le texture sono in alta definizione e il sistema d'illuminazione rende l'atmosfera incredibile. Anche i modelli poligonali dei personaggi sono buoni; peccato però che le animazioni facciali, pressoché assenti, dei protagonisti smorzino un pò l'ottimo lavoro generale svolto.

non sanno cosa li aspetta

Comparto tecnico: ha alti e bassi. Presenti alcuni glitch, come quello in grado di spararvi momentaneamente nello spazio che vi potrebbe strappare qualche risata, ma romperà anche l'atmosfera; sono rari comunque.
Il gioco è sempre fluido e non presenta mai singhiozzi. In un paio di circostanze incontrerete anche 2 bug uno all'inizio della storia principale [senza spoileravi nulla vi invito a premere il tasto E sulla quarta opzione del terminale, pena scervellarvi inutilmente su come proseguire]. Il sistema di illuminazione dinamico è fantastico, e insieme al buono antialiasing (anche se non perfetto), contribuiscono a rendere maggiore immersione e profondità alla vostra esperienza.

Recensione di Alien Isolation - LucullusGames

Comparto audio: magnifico, questo titolo riesce in quello che finora era stato ad esclusivo appannaggio del solo grande cinema. Spegnete le luci, indossate delle ottime cuffie e godetevi lo spettacolo.

Titolo: Alien: Isolation
Genere: Survival Horror
Sviluppatore: Creative Assembly
Editore: Sega
Data di rilascio su pc: 6 ottobre 2014

Commento finale: non è un gioco per tutti, in più situazioni proverete frustrazione e impotenza. Alla massima difficoltà l'alieno è micidiale, e dovrete usare la testa. Grafica ambientale, sonoro da brividi, e illuminazione sono un valore aggiunto che in questo genere di produzioni dovranno d'oggi in poi essere ben curate per non essere sovrastate dall'ottimo lavoro dei Creative.


Pro:

  • Comparto audio magnifico
  • Cura certosina per i particolari 
  • L'I.A. dell'alieno è stimolante


Contro: 

  • Umani e androidi non hanno ricevuto la stessa cura maniacale dell'alieno


Voto 8,7




Extra:

Recensione di Alien vs. Predator

Fonte immagini: Google