Recensione di Middle-earth: Shadow of Mordor

Middle-earth: Shadow of Mordor ci mostra l'innovativo Nemesis System, che potrebbe dettare un nuovo standard



Forse i Monolith hanno aperto un varco verso nuovi orizzonti: il loro Sistema Nemesi dona dinamismo e nuova immersione nei videogames. I combattimenti col nemico non terminano con la fine della battaglia, ma lasciano strascichi nelle menti e nei corpi dei protagonisti. Se avete perso un incontro con un capitano - o con un comandante dell'esercito di Sauron - questi prima del nuovo scontro vi ricorderà quanto siete stati sciocchi a lasciarlo in vita, o quanto siete stati codardi scappando per evitare morte certa. O ancora vi mostrerà tutto il suo rancore per le ferite inferte, che visibilmente ora marcano il suo volto.

L'assetto politico di Middle-earth Shadow of Mordor dipenderà dalle vostre azioni


Pentiti


Se perderete uno scontro con un avversario, questi salirà nelle gerarchie delle fila nemiche. Se riuscirete, invece, a portare dalla vostra i capitani di un comandante, potrete: riversarglieli contro nell'atto finale della battaglia; oppure, ancora, potrete far salire di grado un vostro comandante di fiducia, piazzando spie all'interno della schiera di Sauron.

Resistere è inutile
Storia: le vicende di Talion (e dello spettro che lo accompagna) si inseriscono cronologicamente tra quelle narrate ne Lo Hobbit e ne Il Signore degli Anelli, tuttavia la storia principale del gioco è inedita. Alcuni eventi sono stati rispettati ma troviamo anche delle licenze artistiche.
Ad ogni modo il plot non risulta particolarmente originale, nè riesce a catturare completamente il giocatore. Le cause sono due: il ritmo cala nella seconda parte, mentre la gestione dei manufatti gioca il ruolo di un mero riempitivo. Proprio i manufatti rappresentano un'occasione mancata: avrebbero dovuto creare un legame più forte con lo spettro (di cui conosceremo, poi, le vicende).

Gameplay: offre diverse meccaniche divertenti e facili da apprendere. Purtroppo risultano sbilanciate dalla nostra quando sfruttiamo troppo l'approccio stealth proposto dagli sviluppatori, a causa di una I.A. - non menomata come quella di Crysis 2 - ma comunque priva di inventiva e facilmente aggirabile. Se invece ci imbarcheremo troppo spesso nelle mischie allora il gioco salirà a livelli di sfida elevatissimi, a causa del numero esorbitante di nemici, che - diversamente dalla serie di Assassin's Creed - ci attaccheranno simultaneamente e da più direzioni.

La ripetitività delle missioni secondarie in Middle-earth: Shadow of Mordor sarà a volte bilanciata da premi in grado di modificare gli approcci alle missioni. Tuttavia, le dinamiche messe in mostra spesso causano dei déjà vu: scovare scritte e manufatti tramite la vista dello spettro richiama l'occhio di falco in Assassin's Creed, il liberare le zone della mappa scalando le torri porta alla mente Far Cry 3, il combat system in mischia sembra una versione semplificata di quello proposto negli Arkham dai Rocksteady, mentre le movenze di Talion sono proprio quelle dei personaggi degli Assassin's Creed.
Il risultato è una mescolanza di diversi generi: è un action-adventure, ma di questo perde la profondità tipica del combat system; è un open-world, ma le 2 mappe non sono nè vaste nè sono molto variegate (soprattutto tenendo a mente le bellissime descrizioni presenti nel Silmarillion); è un Rpg ma è assente il classico loot system (che è sostituito da un set di rune che possono modificare le sole 3 armi messe a nostra disposizione; è uno stealth, ma non implementa i giochi di ombre e di luci tipiche dei Thief (però implementa un ottimo sistema di esecuzioni attivabile dall'alto, da sporgenze, e da cespugli).

I.A: non presenta pattern d'attacco specifici a seconda del grado militare e/o delle unità nemiche. Però i comandanti e i capitani avversari hanno punti deboli e forti (paure di determinate bestie, invulnerabilità alle armi da distanza ecc...) da apprendere prima dello scontro (interrogando i sottoposti, scovando pergamene, o avvalendosi di umani salvati in precedenza), pena l'imbarcarsi in situazioni inutilmente complicate.

Capitolo dlc: 2 sono quelli maggiori. The Bright Lord (il lucente signore) in cui impersoniamo Celebrimbor, e Lord of the Hunt (il signore della caccia) dove impersoniamo Tallion.
In generale questi contenuti non aggiungono molto al gioco base: le location sono riciclate e i progressi del personaggio sono slegati dall'avventura principale. E' assente la crescita del protagonista nel primo dlc, mentre nel secondo dlc troviamo delle abilità già sbloccate.
Ad ogni modo avremo a che fare con creature e comandanti nuovi, dotati di abilità anche specifiche. Tuttavia il senso di essere di fronte a delle reskin sarà abbastanza forte. Alcune rune inedite invece saranno molto interessanti.
Secondo me basta la versione base del gioco. Ma se avete intenzione di spolparvi il titolo fino alla fine - mettendo, però, in conto un pò di ripetitività - allora andate di Goty.

Tecnicamente Middle-earth: Shadow of Mordor è una bella sorpresa


Recensione di Middle-earth: Shadow of Mordor - LucullusGames


Comparto grafico: molto buono. Le texture in alta definizione, scaricabili a parte, sono realizzate molto bene. I modelli poligonali dei personaggi sono molto curati, e non risultano un copia-incolla di poche varianti. [ATTENZIONE le texture scaricabili sono un pò pesanti, quindi non sono raccomandabili per chip grafici con meno di 3 gb di memoria]

Comparto tecnico: eccezionale. Sono presenti effetti particellari di rilevo, il ciclo circadiano, e gli eventi atmosferici. Va poi sottolineato come al day1 non ci sono stati crash o bug, e questa è una piacevole sorpresa viste le ultime produzioni di altri importanti titoli.

Comparto sonoro: di pregevole fattura, e ben bilanciato nelle diverse fasi di gioco. Il doppiaggio in italiano è molto buono, e non sempre la Warner Bros tratta così bene gli italiani.

Titolo: Middle-earth: Shadow of Mordor
Genere: Action-Adventure
Sviluppatore:  Monolith Productions
Editore: WB Games
Data di rilascio su pc: 30 settembre 2014

Commento finale: i Monolith hanno realizzato un ottimo connubio tra 2 personaggi, ma il vero punto di forza risiede nel Nemesis System.
Forse una maggiore originalità avrebbe accolto meno critiche. Ciò non toglie che i devs avrebbero dovuto calibrare meglio l'I.A, nonchè rendere maggiore giustizia alle locations di Mordor: qui sono troppo ripetitive.
Gli amanti delle sfide lo troveranno a tratti troppo semplice. I fan della saga, se sapranno chiudere un occhio sulle licenze adottate dagli sviluppatori, adoreranno il miglior titolo videoludico sulle opere di Tolkien.


Pro:

  • Nemesis System
  • Il miglior videogame sulle vicende di Tolkien


Contro: 

  • L'ambientazione non rende giustizia alle opere letterarie
  • Molte scelte di game design non sono originali, ma prese da altre produzioni


Voto 8




Extra:


Fonte immagini: Google