The Witcher 3 ci presenta un plot narrativo profondo e stratificato, con quest secondarie mature e mai banali
The Witcher 3 è un titolo che rimarrà nel cuore di molti giocatori
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Un quadro in movimento |
Il punto cardine del titolo, come dell’intera saga sin da The Witcher 1, è la narrativa. Il destino di molti personaggi è nelle vostre mani. Sarete chiamati a decidere se consegnarli al traghettatore delle anime o risparmiarli, questo cambierà alcuni eventi futuri. Anche gli spaccati del precedente capitolo saranno ripresi e giocheranno un ruolo importante; ma non ve ne accorgerete subito, soprattutto se non affronterete per bene gli sviluppi secondari delle missioni principali. Questo sistema non è stato certo inventato dai Cd Projekt; ma in questo capitolo hanno raggiunto una cura nelle situazioni marginali da far invidia a qualsiasi prodotto videoludico mai realizzato prima.
Il plot narrativo principale è una spirale da cui dipanano ramificazioni intrecciate a mò di ragnatela, i cui sviluppi successivi, non sfigurerebbero nel confronto con i molti romanzi “fantasy” (le vicende del Barone Sanguinario sono un ottimo esempio).
Geralt di Rivia non è un "eroe"; qualsiasi sia il vostro archetipo. Non
ha una personalità brillante ed estroversa nè d'altronde cupa e misteriosa. sta
sulle sue, sa di essere una piccola foglia che si poggia di villaggio in villaggio
per racimolare quanto basta per mangiare. Un personaggio schivo nei confronti degli
assestamenti socio-politici ma questa volta, impersonandolo, sarete chiamati a
smuovere terre e acque pur di ritrovare Ciri, braccata dalla Caccia Selvaggia.
Sono tempi difficili anche per le maghe che dopo il massacro dell'isola di
Thanedd, si sono riunite in un nuovo ordine, che agisce nell’ombra. L’esercito
di Nilfgard poi avanza sottomettendo nuovi insediamenti… Tutti sono alla ricerca
dell’ultima erede di Cintra, la ragazza della legge della sorpresa. Su Ciri
incombe una profezia, è dotata di abilità fuori dal comune e come se non bastasse, i suoi natali potrebbero scardinare completamente i giochi di potere
instaurati.
Questa volta, il videogame trasuda maggiormente elementi dalle opere letterarie, con riferimenti soprattutto al "Battesimo del fuoco" e a "La torre della rondine"
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non si dorme mai |
Questa volta, il videogame trasuda maggiormente elementi dalle opere letterarie, con riferimenti soprattutto al "Battesimo del fuoco" e a "La torre della rondine"
The Witcher 3: Wild Hunt è un Open World immenso da scoprire
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Recensione di The Witcher 3: Wild Hunt - LucullusGames |
Ma del resto l’industria videoludica negli ultimi anni ha semplificato alcuni aspetti che rendevano più misteriosi i titoli, e facevano usare anche di più il cervello, in tal senso sono alieni al titolo anche i puzzle tipici degli rpg.
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Il Palio |
Il segno Axii va subito potenziato per aggiungere nuove opzioni di dialogo, intervenendo a mò di persuasione Jedi; certo una stratificazione maggiore, con più livelli da acquisire, avrebbe reso maggiore peso a questo elemento, ma va bene anche così.
Gli elaborati alchemici e le bombe vanno realizzati solo la
prima volta scovando le formule, poi saranno rigenerati automaticamente dopo
ogni meditazione; la stessa è utile anche a recuperare energia alle due
difficoltà più basse… Anche se la meditazione è diventata oramai solo un simbolo
atavico del genere Rpg, cedendo il passo a meccaniche più moderne.
E' presente un ottimo loot system con oggetti da scovare, spesso in luoghi ameni e lontani dalle quest; ricordatevi di comprare le mappe e le sacche dai mercanti per raggiungere questi luoghi, e fare razzia di oggetti preziosi.
La realizzazione di armature, previo recupero degli schemi, è demandata ai fabbri.
Peccato siano presenti solo 2 slot rapidi per pozioni e unguenti costringendoci a ricorrere all'uso dell'inventario interrompendo l'azione… Chiara giustificazione dell’anima trasversale e multi-piattaforma del titolo; forse su pc si poteva introdurre una variazione per sfruttare le tante periferiche disponibili: più versatili dei pad (logitech g13, mouse con tasti laterali, ecc...).
Le armi si usurano, ed è presente il fast travel, ma solo per le zone precedentemente individuate.
E' presente un ottimo loot system con oggetti da scovare, spesso in luoghi ameni e lontani dalle quest; ricordatevi di comprare le mappe e le sacche dai mercanti per raggiungere questi luoghi, e fare razzia di oggetti preziosi.
La realizzazione di armature, previo recupero degli schemi, è demandata ai fabbri.
Peccato siano presenti solo 2 slot rapidi per pozioni e unguenti costringendoci a ricorrere all'uso dell'inventario interrompendo l'azione… Chiara giustificazione dell’anima trasversale e multi-piattaforma del titolo; forse su pc si poteva introdurre una variazione per sfruttare le tante periferiche disponibili: più versatili dei pad (logitech g13, mouse con tasti laterali, ecc...).
Le armi si usurano, ed è presente il fast travel, ma solo per le zone precedentemente individuate.
Vivo e dinamico con temporali realizzati magistralmente
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viste mozza fiato |
Il combat system è quello visto già in The Witcher 2, ma ora è più veloce. Una piccola modifica che genera un grande cambiamento. Si perde dunque quella piccola componente tattica, indotta dalla legnosità dei movimenti del precedente titolo. Se da un lato rende la sfida più dinamica, dall’altro evidenzia maggiormente i limiti del precedente sistema, che a bassa difficoltà rischia di trasformarsi in un Hack and slash. Mi spiego, alcuni mostri vanno affrontati con pozioni, bombe, unguenti e segni specifici, da studiare col bestiario; ma a bassa difficoltà il tutto si può tralasciare… Vi invito dunque a partire a difficoltà “difficile” per evitarlo; vi perdereste tante piccole rifiniture, e un’immedesimazione e approfondimenti sul crudo e quanto mai attuale mondo “medievaleggiante” a scale di grigi ideato da Sapkowski; dove resta aliena la classica dicotomia bene-male e dove invece regnano elementi più affini alle atmosfere dei testi dei fratelli Grimm.
Per evitare gli
attacchi avete a disposizione il contrattacco, la schivata (utile con umanoidi, mostri rapidi e nelle scazzottate) e la rotolata (che è più lenta, ma in grado
di allontanarvi maggiormente dai mostri che fanno uso d’attacchi ad area); sono limitate
entrambe dall’aggiunta del vigore per non abusarne.
In The Witcher 3 l'uso delle spade si basa sempre sul sistema dell’adrenalina: più colpi metterete a segno in sequenza, e più saranno letali gli effetti dei fendenti successivi. Dunque il timing rimane alla base, anche in questo terzo capitolo.
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gioco del Gwent |
In The Witcher 3 l'uso delle spade si basa sempre sul sistema dell’adrenalina: più colpi metterete a segno in sequenza, e più saranno letali gli effetti dei fendenti successivi. Dunque il timing rimane alla base, anche in questo terzo capitolo.
Completano il quadro l’uso alternativo dei segni e le
abilità passive; ricordatevi di equipaggiarle negli slot a destra e scegliete i
mutageni dello stesso colore delle abilità, per aumentarne gli effetti. Gradita
modifica è la presenza del salto, Geralt ora non si fermerà più dinanzi agli
invalicabili e cattivi sassi da 15 cm del 2^ capitolo :)
Recitazione e timbro vocale dei personaggi sono degni di un prodotto cinematografico
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O la Spada o la Padella |
Partiamo dai pro. I mostri presentano pattern d’attacco diversificati: i classici nerboruti con attacchi ad area, i rapidi frontali, quelli che attaccano in gruppo, alcuni si rigenerano, altri vanno identificati prima di essere attaccati, gli alati vanno buttati prima giù, alcuni esplodono poco prima di morire infettandovi, altri vi avvelenano, altri scompaiono momentaneamente in acqua o nel vento per cogliervi poi si soppiatto, ecc... Un ottimo lavoro di stratificazione insomma, anche se alcune tipologie sono diverse solo graficamente. Traspare comunque un grande amore per ricercatezza e atmosfera.
In The Witcher 3: Wild Hunt, il vero punto
debole se vogliamo essere più critici, non è l’i.a. ma l’assenza di abilità
da acquisire per gli npc. Potete sfruttare le loro debolezze per abbatterli, sia
che siano di livello 5 che di livello 30: ciò che cambierà sarà solo il tempo
da impiegare ad abbatterli... Se il vostro livello sarà molto inferiore al loro.
Questo perché l’unica differenza sarà data dalle statistiche base del nemico
che saranno migliorate nei livelli successivi; non i pattern d’attacco né i poteri. Magari dunque dovrete andare più di attacco pesante, evitando quelli leggeri (che verrebbero parati) ma
il risultato non cambierà.
Mini giochi: le scazzottate (divertenti e semplici); la corsa con i cavalli (si potevano costruire
tracciati ad hoc per ottenere risultati migliori, magari con ostacoli da
saltare e spintoni tra fantini, ecc…); il gioco di carte del Gwent a sostituire il
poker nanico coi dadi, che non lesina alcuni elementi tattici non indifferenti.
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Il vento |
Risultano meno efficaci la flora e il terriccio, l’effetto visto all’E3 2013 sfruttava il vento per muovere le foglie a destra e manca facendo sembrare di essere all’interno di un quadro impressionista francese di fine '800; purtroppo i poligoni della versione definitiva non sono come quelli del trailer e l’effetto è meno vivido, ma resta comunque un gran bel vedere.
Ottima la scelta della paletta cromatica nelle diverse zone e nel ciclo circadiano; stupendi i tramonti e i temporali. Ottima anche l’uso della telecamera nelle cutscene, meno negli scontri quando è attivo il lock sul bersaglio (utilissimo invece nelle scazzottate)
Titolo: The Witcher 3: Wild Hunt
Genere: Action-Gdr
Sviluppatore e Editore: CD PROJEKT RED
Data di rilascio su pc: 18 maggio 2015
Pro:
- Trama narrata con cura anche per quest secondarie
- Musiche e timbri vocali eccezionali
- Mondo di gioco vasto e tutto da scoprire
Contro:
- Meccaniche di Geralt potevano essere più profonde
- I nemici hanno gli stessi punti deboli qualsiasi sia il loro livello
Voto 9
Extra:
Fonte immagine principale: Google
Fonte altre immagini: Screenshot personali